Connect with us

Calcio

CALCIO / Covid: le società ‘minacciano’: “chiudiamo ogni attività calcistica”

Chiesto al Comitato Regionale della Figc Marche e al presidente della Lnd Sibilia di allineare il protocollo Federale con quello delle Asl

JESI, 8 ottobre 2020 – Si alza il livello delle richieste che le società dilettantistiche avanzano alla Figc Marche.

Tutti stanno vivendo dei momenti particolari e tutti i club stanno avanzando richieste al Comitato della Figc Marche perchè prenda in mano la situazione nel tentativo di mettere ordine tra quello che recita il protocollo approvato dal Comitato Tecnico Scientifico che la Federazione stessa ha chiesto alle società di rispettare e applicare e ciò che invece le Asl di competenza stanno attuando.

Undici società –  Sampaolese, Le Torri, Cupramontana, Staffolo, Castelbellino, Borgo Minonna, Pianello Vallesina, Monsano, Argignano, Ankon Dorica, Piano S. Lazzaro, Cameratese – hanno preso carta e penna indirizzando al Comitato Regionale Marche ed al presidente della Lnd Sibilia una richiesta specificando che “dopo alcune settimane dall’inizio della nuova stagione sportiva in cui tutti gli addetti, atleti, tecnici, dirigenti si sono adeguati rispettando alla lettera i protocolli per il contenimento del Covid – 19 disposti dalla FIGC –LND considerata la mancanza di  regole certe da seguire nella gestione di eventuali casi positivi all’interno del gruppo squadra che rende pressoché impossibile l’inizio della nuova stagione in totale sicurezza le società sono preoccupate perchè hanno ricadute a carico dell’attività lavorativa di tutti gli addetti e delle loro famiglie”.

Con il documento si vuole soddisfatta l’emanazione di un protocollo, concordato con la Regione Marche, che detti delle regole certe da adottare nell’eventualità di casi positivi di tesserati e che preveda la quarantena per il solo caso positivo previo, necessariamente, il tampone per coloro che sono stati in contatto con il positivo; il totale dei tamponi da effettuarsi prima del reintegro nel gruppo; l’ accollo, da parte del S.S.N., del costo dei tamponi ; ulteriore snellimento degli attuali protocolli”.

Poi la nota prosegue:A tal fine si precisa che le Società stanno mettendo in campo una serie di risorse sia umane, ma soprattutto economiche, per il contenimento del Covid – 19 come l’acquisto di una serie di prodotti per la pulizia e la sanificazione degli spogliatoi, per le mani, le mascherine e tutta una serie di attrezzature per garantire il rispetto degli attuali protocolli e la tutela della salute degli atleti”.

La conclusione riguarda la valutazione della “situazione nella sua complessità visto l’imminente inizio della stagione agonistica fissata per il 25 ottobre p.v. considerando anche la possibilità che le attività dilettantistiche inizino solo alla fine dell’emergenza nazionale e comunque in totale sicurezza”.

Se non verranno date delle risposte certe e concrete le società, sancisce il documento “saranno costrette ad interrompere l’attuale fase di preparazione in attesa di valutare la definitiva chiusura dell’attività”.

Alla luce di questo ultimo comunicato il messaggio che alcune società hanno trasmesso al presidente Cellini è chiaro.

Fino ad oggi l’unico risultato ottenuto dal Comitato regionale Marche, in tempi di Covid, è la retrocessione del Sassoferrato.

Adesso è d’obbligo cambiare marcia ed alzare il livello della richiesta: Cellini, come presidente rappresentante di tutte le sue società affiliate marchigiane dilettantistiche di calcio , deve necessariamente ed in fretta, pur in emergenza, fare gli interessi di chi rappresenta, senza se e senza ma!

(e.s.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

la foto di copertina dal sito della LND

image_pdfimage_print

Advertisement

More in Calcio

Segnala a Zazoom - Blog Directory