
Calcio
Eccellenza / Sansaro: «vogliamo continuare a dimostrare che noi siamo la Jesina»
A tu per tu con l’estremo difensore leoncello dopo l’esordio sul terreno dell’Azzurra Colli e la conferma di domenica scorsa al ‘Carotti’
JESI, 2 febbraio 2023 – Dopo Marco Pistola, altra nota lieta tra i pali leoncelli.
Si tratta questa volta di Nicolò Sansaro, andato in campo per la prima volta a Colli del Tronto due settimane fa, e riconfermato tra i pali da mister Strappini domenica scorsa, nella gara che ha visto la Jesina vincere e convincere con il Montefano, in un match alla vigilia quasi da dentro o fuori per le ambizioni leoncelle.
Nicolò, quale è stato il tuo percorso che ti ha portato sino alla Jesina?
«Sono di Jesi, ed ho iniziato con la Jesina nella categoria Giovanissimi, per poi andare al Matelica prima nell’Under 17 e successivamente nella categoria Primavera, dopo che la formazione biancorossa era salita in Serie C. Successivamente, con la fusione con l’Ancona, ho fatto un altro anno con l’Ancona-Matelica sempre nel torneo Primavera, tornando alla Jesina in questa stagione».
Quali sono state le tue sensazioni all’esordio a Colli del Tronto, in una gara rivelatasi poi non certo fortunata per la Jesina?
«Sono state sensazioni bellissime, stupende. Giocare per la prima volta con i tifosi dietro e al tuo fianco è stato fantastico. Tifosi così se ne vedono da poche parti, davvero tanta roba. Posso solo ringraziarli. Purtroppo in quella gara degli episodi ci hanno condannato».
C’è un portiere a cui ti ispiri o che hai come modello per le tue caratteristiche?
«A me è sempre piaciuto molto Alessio Cragno, ex Cagliari ora al Monza, sia per caratteristiche, è un po’ piccolino come me, sia per la personalità, visto che sa farsi sempre rispettare. È proprio quello che mi piace in un portiere. Credo anche sia stato un po’ sottovalutato nell’arco della sua carriera».
Domenica scorsa poi, è arrivata la tua conferma tra i pali in un match invece vinto, che ha visto una Jesina forte e quadrata sotto tutti i punti di vista
«Sono stato felicissimo della riconferma. Debuttare in casa è stato ancora più bello. Allo stadio c’erano tante persone che conosco. All’inizio c’era tanta emozione, ero teso, ma con l’andare dei minuti l’emozione ha lasciato il posto alla concentrazione. Eravamo comunque tutti molto carichi, volevamo e vogliamo continuare a dimostrare che noi siamo la Jesina, imponendo il nostro gioco. Domenica volevamo mangiarci il campo e lo si è visto, continuando ad attaccare anche dopo il 3-0».
Ora sarà importante dare continuità ai risultati, per accorciare ancora sulle prime della classe
«Certo. Purtroppo, gli infortuni hanno pesato molto durante la stagione. Ora in tanti stanno rientrando e si stanno allenando con il gruppo, da Borgese a Sampaolesi sino a Monachesi. Penso che se siamo al completo, non c’è squadra che possa tenerci».
Che rapporto c’è tra voi portieri, visto che avete dimostrato di essere tutti molto affidabili?
«Tra noi c’è una grandissima amicizia e al tempo stesso una sana competizione, siamo praticamente tre fratelli. Con Minerva ad esempio, avevo già giocato a Matelica. Non c’è alcuna invidia fra noi, anzi, allenarci insieme è uno stimolo in più per poter apprendere e cogliere le migliori qualità di ognuno. Vorrei anche ringraziare a questo proposito tutto il nostro staff, da mister Strappini al nostro preparatore Zepponi, sino alla società. Spero, nel mio piccolo, di averli fatti felici».
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