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Calcio

Calcio / Stefano Tacconi ospite nelle Marche, dove prese il via la sua splendida carriera

L’ex portiere bianconero è stato protagonista di due eventi organizzati a Loreto dal “Club Juve Jesi” col Presidente Paoloni e il collezionista Felici, e a Torre San Patrizio da “Spazio 21”

1 marzo 2024 – Tanta gente ha voluto salutare mercoledì scorso Stefano Tacconi, grande ex portiere degli Anni ’80 e ’90 con le maglie di Sambenedettese, Avellino, Juventus e Genoa su tutte, oltre che della Nazionale Italiana.

Ristabilitosi alla grande dopo il malore che lo aveva colpito nell’aprile 2022, l’ex campione bianconero ha ripercorso la sua carriera tra aneddoti e ricordi, rispondendo alle domande dei tanti sportivi intervenuti.

Un rapporto particolare quello di Stefano Tacconi con le Marche. Nella stagione 1979/80 infatti, il portiere di Spello vestì la maglia della Sambenedettese, in serie B.

Una vecchia maglia della Juventus esposta dall’appassionato e collezionista Vincenzo Felici, uno degli organizzatori dell’evento di Loreto.

Erano i tempi dello Stadio “Ballarin”, che vide la Samb retrocedere purtroppo in C/1 dopo un torneo sfortunato, per poi risalire subito l’anno successivo. Da lì, il volo in A con la maglia dell’Avellino, con la quale si confermò per 3 stagioni prima dell’occasione della vita: la Juventus.

Altri oggetti da collezione esposti nel corso dei due eventi

Coi bianconeri, nella prima annata 1983/84, arrivarono subito uno Scudetto e una Coppa delle Coppe, per l’inizio di un percorso straordinario. Eccezionale il suo palmares: 2 scudetti, 1 Coppa Intercontinentale, 1 Coppa Italia, 1 Coppa dei Campioni, 1 Coppa delle Coppe, 1 Coppa Uefa ed 1 Supercoppa Uefa. Meno fortunata l’avventura in Nazionale, con un Mondiale 1990 vissuto da vice-Zenga.

Tanti i ricordi dunque, nel corso dei 2 eventi organizzati dal “Club Juve Jesi”, col Presidente Paolo Paoloni e l’appassionato e collezionista Vincenzo Felici in prima fila, e da “Spazio 21” di Torre San

Il volume di Stefano Tacconi, che raccoglie la sua carriera in una galleria fotografica

Patrizio.

Memorabile, l’episodio in cui fece prendere una multa al compagno di squadra Gaetano Scirea, l’unica nella sua lunghissima ed onorata militanza con la Juventus, quando si dimenticò di passarlo a prendere una mattina per l’allenamento, visto che il libero gli aveva chiesto un passaggio per l’auto dal meccanico, o come quando, a seguito di qualche prestazione così così, si giustificò con la partenza del suo fido Dino Zoff, inizialmente suo preparatore, con l’Avvocato Agnelli che invece lo “catechizzò” dicendo che anche a lui mancava Zoff…..intendendo invece la sua mancanza tra i pali…..!

A Tokio il momento più importante della sua carriera, con la conquista della Coppa Intercontinentale per Club nella finale con l’Argentinos Jrs nel 1985. Tacconi fu infatti il grande protagonista della gara parando 2 rigori nella lotteria finale dei tiri dal dischetto, dopo il 2-2 maturato nei tempi regolamentari e supplementari.

Personaggio dunque ancora oggi amatissimo, reduce da un periodo difficilissimo che l’ha visto combattere con tutte le sue forze in un duro percorso di riabilitazione, spinto dalla forza ricevuta dalle tantissime testimonianze d’affetto, Stefano Tacconi è stato, è, e sempre sarà, uno dei giocatori simbolo del calcio italiano.

©riproduzione riservata

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