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Calcio

JESI / Terreno dello stadio Carotti non più in sofferenza, chi ci giocherà?

Tutti in attesa di quello che Cossu sarà riuscito a progettare per una ripartenza all’insegna della credibilità, competenza e tradizione sportiva

JESI, 8 maggio 2020– Nel marzo del 2016 la Jesina calcio aveva preso in gestione lo stadio Carotti, l’antistadio, l’annesso servizio bar e il parco pubblico adiacente dopo la gara pubblica avviata dall’Amministrazione Comunale proprietaria dell’impianto sportivo e del verde adiacente.

Assieme alla Jesina, società capofila, altre imprese avevano contribuito a far vincere al club leoncello con la formula dell’ ATI (associazione temporanea di impresa) e precisamente l‘Asd Aurora Calcio Jesi, l’A.s.d. Ackapawa Sport Club Jesi, la cooperativa Sociale Tadamon Onlus, la Ssd Sampaolese Calcio e l’A.p.s. Commons.

Nel tempo alcune di queste società hanno rotto con la società capofila.

Jesina – P.S.Elpidio

La gestione scadeva il 31 marzo 2020 e poteva essere prolungata, se esisteva la volontà da parte della Jesina, per ulteriori due anni.

All’epoca, nel 2016, come si ricorderà, ci fu uno scontro aspro tra la Uisp e Jesina che nella gara del triennio precedente avevano partecipato in accordo, vinto e gestito l’impianto. Poi in seguito la collaborazione si interruppe.

Ora, nel mese di febbraio 2020,  la Jesina ha rinunciato a proseguire con la gestione comunicando all’Amministrazione Comunale la propria intenzione, da giugno, di rinunciare a proseguire per mancanza di risorse umane ed economiche.

Il 1 marzo allo stadio Carotti la Jesina ha giocato la sua ultima partita di campionato contro il P.S.Elpidio, stagione interrotta a causa dell’emergenza sanitaria per il Covid-19.

Il terreno di gioco del Comunale era diventato una sorta di campo di patate.

Mosconi, socio di maggioranza

In queste settimane però il manto erboso dell’impianto è stato sempre manutenzionato a dovere, con acqua e taglio, da Primo e Claudio Scarpini ed oggi, il terreno verde, non è più in sofferenza e le condizioni sono più che buone.

Sicuramente si dovrà continuare a lavorare per tutta la primavera e l’estate per renderlo ancora più perfetto e presentarlo per l’inizio della prossima stagione nelle migliori condizioni.

Chi lo farà? Se la Jesina dal 1 giugno non avrà più le autorizzazioni per la gestione il Comune come provvederà?

Chiariotti, presidente

Sicuramente l’amministrazione comunale starà studiando soluzioni adeguate e dovrà considerare che la Jesina stessa, a molti dei collaboratori, come ha fatto settimane fa per i tecnici del settore giovanile, ha comunicato di ritenersi liberi fino a nuove disposizioni.

Infine c’è soprattutto da domandarsi: che fine farà la Jesina?

Maggio diventa un mese particolare ed è anche l’ultimo mese utile a Cossu per verificare se esistono le condizioni per continuare come e con chi, come lui stesso aveva chiaramente lasciato intendere nel momento in cui aveva assunto il ruolo di vice presidente operativo.

Nella speranza che la Jesina dopo l’emergenza sanitaria ritorni a percorrere una strada degna della sua trazione e con persone all’altezza della situazione appassionate, credibili e competenti.

Evasio Santoni

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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