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Calcio

CALCIO / Verso l’elezione del Presidente e del Comitato della Figc Marche

Candidature e liste: saranno riusciti Angelo Camilletti, Paolo Cellini e Ivo Panichi a trovare le firme necessarie?  

JESI, 3 gennaio 2021 – Una cosa è certa: due dei tre candidati Presidente, in pratica gli sconfitti, non faranno parte del Comitato della Figc che dirigerà per i prossimi quattro anni il calcio nelle Marche.

Questo a scanso di equivoci, voci e supposizioni emerse nelle ultime ore e secondo le regole statutarie in essere.

Scade domani 4 gennaio alle ore 18 il deposito delle firme per le candidature alla carica di Presidente e a quella di Consiglieri, ben 8.

Le società marchigiane, 422 di cui 90 del calcio a cinque e 4 di quello femminile, saranno chiamate a rinnovare i loro rappresentanti in seno alla Figc.

Va sempre specificato che le società del calcio a cinque e quelle del calcio femminile potranno solo esprimersi per l’elezione del Presidente.

E va ricordato che il candidato unico a presidente del calcio a cinque, Marco Capretti, in una intervista proprio al nostro giornale, ha dichiarato che il suo movimento è compatto ed ha stabilito di non dare né deleghe né firme per la presentazione del candidato alla carica di Presidente e che la loro scelta, su chi indirizzare la preferenza, sarà decisa solo il giorno dell’assemblea e della votazione.

Se questo fosse vero, non vediamo perché dubitare delle intenzioni del movimento, fatti i conti, considerato anche che è di nostra conoscenza che diversi club affiliati al calcio non hanno né firmato né dato deleghe, per i candidati Camilletti, Cellini, Panichi, aver trovato 100 firme di presentazione sia stata una vera e propria impresa.

Questo anticipa anche l’incertezza del voto e della elezione del nuovo Presidente che difficilmente riuscirà ad ottenere al primo scrutinio i numeri necessari per sedere nei prossimi quattro anni alla guida delle Federazione calcio Marchigiana.

Come lo stesso Cellini ha smentito categoricamente alcune indiscrezioni giornalistiche che lo vorrebbe appoggiare la candidatura Camilletti, in cambio della vice Presidenza, per poter così battere Panichi.

Cellini, che ha confermato di avere già le firme necessarie per presentare la propria candidatura, e quella degli otto consiglieri da lui presentati, ha anche specificato che i due candidati presidenti che perderanno, per regolamento, non potranno assumere nessuna carica nel nuovo Consiglio e di conseguenza resteranno a casa.

Come è noto, confermiamo che Angelo Camilletti, Paolo Cellini ed Ivo Panichi hanno l’obbligo di presentare almeno 100 firme per essere ammessi alla votazione per la carica di Presidente mentre ne serviranno solo 50 per la lista dei consiglieri.

I 24 candidati consiglieri, tutti in una lista in ordine alfabetico, qualora ammessi, sono: Giancarlo Arriva, Giuseppe Azulmi, Giorgio Bottacchiari, Fabio Brini, Franco Calderoni, Andrea Colò, Urbano Cotichella, Romano Cremonesi, Paolo De Grandis, Giuseppe De Renzis, Luciano Diomedi, Massimo Formentini, Gustavo Malascorta, Giorgio Moretti, Emidio Morganti, Mosè Mughetti, Silvia Remoli, Graziano Salvatelli, Euro Salvoni, Bruno Sassaroli, Agostino Scarpini, Carino Tancredi, Mauro Vichi, Giuseppe Vitali.

Da domani sera la palla passerà al Collegio di Garanzia Elettorale che dovrà verificare la veridicità e la unicità delle firme presentate.

A quel punto saranno comunicate a tutti i candidati le decisioni circa l’ammissibilità e/o l’esclusione dando il via alla stampa delle schede con i nomi prestampati dei candidati alle cariche stesse.

E si arriverà a sabato 9 gennaio quando al PalaPrometeo di Ancona alle ore 10,30 prenderà il via l’assemblea con la costituzione dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea, l’esame e la discussione della Relazione del Consiglio Direttivo e della gestione contabile del Comitato, la elezione del Presidente del Comitato, la elezione degli 8 componenti il Consiglio Direttivo del Comitato e via via tutti gli altri punti all’ordine del giorno.

Fermo restando che nessun divieto legato all’emergenza sanitaria ed al Covid venga alla luce per quella giornata.

Infatti, vista la situazione, il Governo centrale e quello regionale potrebbero emanare qualche restrizione per la stessa giornata.

Qualora le Marche saranno individuate zona arancione o zona rossa la macchina organizzativa ha già fatto sapere che “laddove a seguito di eventuali provvedimenti del Governo o dell’autorità sanitaria si rendesse necessario svolgere l’Assemblea presso altra sede o con modalità diversa (“da remoto”) la relativa comunicazione di tale eventuale variazione sarà fornita tempestivamente alle Società aventi diritto”.

(e.s.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

 

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