Connect with us

Calcio

Eccellenza / Mattia Martedì: “tornare al ‘Carotti’ sarà una emozione bellissima e forte”

L’ex capitano leoncello ha vestito la maglia della Jesina in Eccellenza e serie D. “Tutti i ricordi li porterò con me nel mio percorso calcistico e non solo”

JESI, 29 novembre 2023 – A seguito della 12° giornata, la costante maggiore del massimo campionato Marche continua ad essere quell’equilibrio che in molti si erano immaginati all’inizio.

Un Montegranaro corsaro a Montegiorgio ha superato tutti e ora guarda la classifica dall’alto.

A pagarne lo scotto la Civitanovese, caduta dopo undici risultati utili consecutivi in casa contro il Tolentino di mister Possanzini e ritrovatasi così nella bagarre del secondo posto da dividere al pari con Chiesanuova e Urbino.

Tre squadre in un fazzoletto con su scritto ‘22 punti’ (dal secondo al quarto posto) che è chiara testimonianza di quanto sia difficile ed equiparata questa Eccellenza. Andando in giù con lo sguardo ed osservando la classifica dal 7° al 9° posto, situazione simile che coinvolge Urbania, Maceratese e Jesi: anche queste ferme agli stessi punti (17).

Maceratese – Civitanovese 1-3 del 1 ottobre 2023 4^giornata – foto di Francesco Tartari

A proposito di queste ultime due domenica prossima al Pacifico ‘Carotti’ torna proprio il derby, Jesi-Maceratese. Una gara non proprio banale, sopratutto guardando la classifica.

Abbiamo fatto due chiacchiere sul campionato in generale e sulle sensazioni che lo accompagneranno ad una gara così speciale a colui che sarà un grande ex della sfida prossima, Mattia Martedì.

Mattia,bentornato su Vallesinatv…

“Grazie mille e grazie soprattutto a Vallesina Tv”.

Come stai vedendo il campionato di Eccellenza dall’ottica Maceratese?

“Il campionato si è dimostrato molto equilibrato fino ad ora. Lo dimostra la classifica che, ad oggi, vede in cima qualche squadra che ad inizio anno nessuno si sarebbe aspettato e soprattutto pronosticato. Un esempio siamo appunto noi, la Maceratese. Siamo rimasti un po’ più indietro di quanto speravamo, colpa di una partenza a rilento che ci ha fatto perdere parecchi punti. Credo che questo rispecchi bene l’andamento del campionato, ovvero che ogni partita è difficile, con la sensazione costante di imprevedibilità che anche l’ultima in classifica può vincere contro la prima. Qualsiasi squadra con la quale abbiamo giocato è stata veramente di livello e difficilmente possiamo vedere una squadra che domina sulle altre o che è di livello superiore. A mio avviso, questa Eccellenza si deciderà alle ultime giornate, come poi è successo anche nelle ultime due stagioni. Nella seconda parte del campionato verranno fuori, a ribaltare la griglia, squadre che non sono partite benissimo. Penso ancora una volta a noi, la Maceratese, ma anche asquadre come l’Osimana o il Tolentino. Tutte hanno a disposizione una grande rosa e per me assumeranno maggiore consapevolezza rimescolando tutte le carte in gioco. Il campionato in una parola? Competitivo”.

Ormai da più di un mese, avete cambiato rotta dal punto di vista mentale. Quanto è stato importante Dino Pagliari nell’aiutarvi a fare questo, per te e per tutto il gruppo?

“Il mister è stato di un’importanza e credo si veda. Sin dal primo istante che si è presentato a noi abbiamo immediatamente capito l’enorme esperienza che ha e la rosa si é resa disponibile da subito a seguire le sue indicazioni alla lettera. Sappiamo, senza che nessuno ce lo dica, l’enorme bagaglio di esperienza che ha. Sa con maestria prendere i giocatori in primis, ma anche proprio a livello personale il ragazzo. Avere in campo le sue teorie, tecniche-tattiche, é una fortuna che hanno in pochi. Ci ha cambiato radicalmente il modo di visionare il campo e la partita e allo stesso tempo dandoci anche molta più serenità a livello mentale. Ci ha tolto un po’ di di pressione addosso rendendoci più ‘leggera’ la strada di questo campionato”.

Dopo esser stato tanti anni un giocatore dello Jesi, anche capitano, come sta proseguendo l’ambientamento in un altra piazza importante come quella di Macerata?

“Sono passato da una piazza importante come quella di Jesi ad un’altrettanta e importante piazza come quella di Macerata. Giocare in queste categorie, in queste realtà, ti dà un grande stimolo perché senti davvero il coinvolgimento che c’è attorno a te e soprattutto la voglia di calcio. Queste sono situazioni che veramente ti spingono a dare il massimo oltre che migliorare ogni particolare rendendoti sempre più un giocatore completo. Il mio ambientamento? Beh, penso di essere abbastanza soddisfatto, anche se la partenza generale della squadra è stata difficile, lo ammetto, anche se adesso siamo sicuri di essere tornati sulla retta via. A livello personale sono soddisfatto, anche se so che devo magari provare a dare continuità alle mie prestazioni che non sono state sempre impeccabili. In generale, comunque bene, mi sto trovando bene. Sono molto contento dell’arrivo di mister Pagliari perché con lui si può imparare veramente qualcosa di più sul calcio, dato che comunque sono ancora giovane e ho ancora tanti anni davanti a me. Sono in una piazza che mi sta dando una grande opportunità per crescere e di questo ne sono felice. Ovviamente mi riferisco sia alle situazioni favorevoli e comode, ma soprattutto a quelle di difficoltà che a mio modo di vedere sono quelle che veramente ti fanno migliorare”.

Domenica tornerai in quella che è stata un po’ la tua seconda casa. Quello che penserai di provare al Carotti è descrivibile a parole?

“Dopo 4 stagioni con la maglia della Jesina, di cui 3 d’Eccellenza e 1 di serie D, tornare al Carotti domenica sarà sicuramente un emozione bellissima e forte, anche se lo faró da avversario. Come hai detto tu, la Jesina è stata la mia seconda casa ed é stata anche la società con la quale mi sono affermato in questa categoria. La prima stagione ricordo era l’anno in cui rientravo nella categoria under in serie D per poi affermarmi con la maglia dei leoncelli nel mondo dei “grandi”. Non posso che provare un grande e sincero affetto per quella maglia, per lo stadio e per la città, è innegabile. L’emozione sarà dovuta anche nel rivedere e poter riabbracciare i vari addetti ai lavori, menzione speciale per il massaggiatore (Pino Pucarelli; ndr). Tutto ciò vissuto a Jesi mi ha sicuramente reso il giocatore che sono ora. Tutti i ricordi che raffiorano nella mia mente, beh, li porterò sempre con me nel mio percorso calcistico e non solo”.

©riproduzione riservata

image_pdfimage_print

JESINA CALCIO

Tutte le notizie sulla Jesina Calcio
Advertisement

More in Calcio

Segnala a Zazoom - Blog Directory