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Calcio a 5

Calcio a 5 / Audax Senigallia, quanta strada da quel 2003…

Un gruppo di ragazzi vuole giocare a calcio a 5 e la società (di calcio a 11) acconsente: è la svolta da cui parte il percorso che ora ha condotto alla serie A2 davanti a un pubblico di categoria superiore

SENIGALLIA, 18 Aprile 2024 – In quattro anni dalla serie C2 regionale alla serie A2, in venti anni dal nulla alla prima lettera dell’alfabeto: quella dell’Audax 1970 è una favola che ha trascinato tanti appassionati di calcio a 5, il “calcetto” come è popolarmente chiamato (anche se gli addetti ai lavori non gradiscono) ma anche tanti sportivi che per la prima volta negli ultimi mesi si sono avvicinati alla disciplina spinti dalla curiosità e della voglia di sostenere una realtà locale che sta lottando per qualcosa di importante ed inatteso.

Anche il Comune di Senigallia si è complimentato nelle ultime ore con la società del presidente Tiziano Tarsi, che per la prima volta approda in serie A2, ed è la prima volta pure per una squadra di calcio a 5 senigalliese.

Già, perché diffusosi negli anni Novanta, quando i campi da tennis in terra rossa non di rado vengono trasformati in cemento per essere utilizzati anche nel “calcetto” (a Senigallia accade pure al Ponterosso, tra non poco malcontento degli appassionati della racchetta), la disciplina in città non aveva ancora una squadra quando nel 2003 inizia quella che nei vent’anni successivi si sarebbe evoluta in una bella storia di passione e successo.

“Un gruppo di ragazzi – raccontava qualche anno fa proprio il presidente Tarsi – si rivolge all’Audax chiedendo di essere supportato nella sua avventura nel calcio a 5.

Noi dopo qualche perplessità accettiamo e la scelta convince tutti con i risultati e la correttezza dimostrata partita dopo partita”.

“Del gruppo iniziale – ricordava ancora tempo fa il presidente Tarsi – non si possono non menzionare i vari Matteo Colomboni, Carlo Schiaroli, Luigi Vernelli, Lorenzo Bittoni con un pensiero particolare a Giacomo Rossetti, che per dieci anni ha guidato i suoi in campo e ovviamente a Alberto Crivelli, che per lo stesso tempo ne è stato allenatore (ed ora è direttore sportivo)”.

Era l’estate 2003 e pur partendo dal basso, anzi, dal punto più basso, subito arrivò una promozione in serie C2 regionale.

Ricordiamo quelle prime stagioni, davvero da pionieri verrebbe da dire, in cui si giocava in una palestra del campus scolastico in cui se si stava seduti sulle tribune praticamente non si vedeva il campo.

Ma forse perché eravamo più giovani e alcuni di quei giocatori li conoscevamo bene, anche per chi scrive assistere alle partite era comunque divertente e la passione sana e davvero dilettantistica di quel gruppo di amici suscitava simpatia.

Poi arrivano gli anni del Seminario: partite al venerdì sera in un impianto piccolo ma calorosissimo, in cui la gente è letteralmente stipata ai lati del campo.

Derby di serie C2 col Corinaldo e l’Ostra particolarmente sentiti e appassionanti, in cui i colori giallorossi già cominciano a caratterizzarsi per la grande identità e il senso di appartenenza: anche perché, nel frattempo, il settore giovanile è nato e cresciuto, raggiungendo risultati ragguardevoli con titoli regionali e fasi nazionali delle proprie squadre, proponendosi come serbatoio per i grandi.

L’Audax 1970, in quel periodo, è ormai soltanto sinonimo di calcio a 5: la squadra di calcio a 11 fondata dallo storico e carismatico presidente Sandro Mantovani (che ne sarebbe stato massimo dirigente per decenni) nel 1970, pur militando sempre tra Terza e Seconda Categoria – con una brevissima puntata in Prima alla fine degli anni Ottanta, quando in un momento di grande difficoltà della Vigor un clamoroso derby sembrava davvero alla portata (e invece mai le due squadre militarono nella stessa categoria) – aveva comunque fatto uscire dal settore giovanile elementi dalla brillante carriera professionistica come Marco Mengucci e Italo Franceschini, ma anche altri ragazzi che poi giocarono a ottimi livelli dilettantistici come Alberto Perini, portiere della Vigor, e Marco Santini, che invece alla Vigor segnò un gol decisivo in un derby giocato con la maglia della Jesina: tuttavia, la sezione a 11 qualche anno dopo la fusione col Sant’Angelo (che fa mutare il nome in Audax 1970 Sant’Angelo, ma non la sostanza) avvenuta proprio nel 2003, viene chiusa.

Il calcio a 5 però cresce eccome, con brillanti risultati giovanili e campionati di prima squadra sempre tra C1 e C2 regionale: dall’Audax calcio a 5 poi si sviluppa la brillante carriera tra i pali di Enrico Ricordi (giallorosso fino al 2015), ad oggi, se non andiamo errati, l’unico giocatore senigalliese ad essere arrivato a militare nella massima serie della disciplina.

Non mancano in questo lungo cammino delusioni sportive come le retrocessioni dalla C1 alla C2 del 2015 e del 2019 né alcune vicende extracalcistiche che hanno interrotto troppo presto la vita di chi aveva compiuto coi colori giallorossi parte di questo percorso di crescita dagli albori del 2003 ad oggi.

Nella nuova cornice del PalaPanzini, dal 2020, l’Audax è diventata “grande” dimostrando che anche un palasport da 1.000 posti può non essere dispersivo quando una squadra – pur di una disciplina tutto sommato con poca tradizione a Senigallia – mostra senso di appartenenza, simboleggiata dalla bandiera Marco Benigni, una intera carriera in giallorosso, dalle giovanili alla prima squadra, nelle promozioni come nelle retrocessioni.

La seconda promozione consecutiva, la terza dal 2020, gli 800 spettatori dell’ultima di campionato, ma anche i tanti delle partite con il Corinaldo, col Pietralacroce, il Rieti e il Forlì lo scorso anno, ma pure gli oltre 200 a pochi centimetri dalla linea di fondo negli anni del Seminario, testimoniano un percorso di crescita di un gruppo societario e tecnico che è cambiato poco nel corso degli anni e che ora si gode una meritata serie A2.

Certo, ora sarà ancora tutto più difficile, ma anche più stimolante: la stagione 2024-25 porterà al 55° anno di vita della società nata nel 1970, decisamente tanti al giorno d’oggi.

Farlo in serie A2, per la prima volta, con un pubblico ormai fedele e con pochi eguali a questi livelli, è il miglior modo per onorare l’anniversario.

Nella foto in evidenza, la decisiva vittoria dell’Audax contro il Gadtch che è valsa la serie A2.

Nelle foto nel testo, oltre a immagini della vittoria contro il Gadtch, altre storiche: il gagliardetto della prima Audax e di quella attuale dopo la fusione col Sant’Angelo, alcune partite più recenti al PalaPanzini e altre decisamente più datate nel fortino del Seminario, dove si è giocato per la gran parte della storia giallorossa.

©riproduzione riservata

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