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PISCINA COMUNALE JESI / SOCIETA’ PALLANUOTO E SINDACO: DIALOGO TRA SORDI

Continua la diatriba per la ristrutturazione della piscina comunale di via del Mulino. Dopo l’intervista del presidente della team marche Mirko Santoni, l’appello video di Nicolò ‘metrocubo’ Mengucci, la parola al presidente della società di pallanuoto Gigio Traini

JESI, 8 aprile 2019 – Continua la protesta della Jesina Pallanuoto in merito alla ristrutturazione delle piscina Comunale. In occasione dell’incontro di Basket Termoforgia – Cagliari, è comparso uno striscione con la scritta “La Jesina pallanuoto chiede rispetto”. Analizziamo la situazione con il Presidente Gigio Traini.

Gigio Traini presidente pallanuoto Jesina

Presidente, come mai la visita al Palas ?

Portiamo la nostra protesta fuori dalla vasca. Ringrazio i ragazzi della Curva Nord Aurora che ci hanno concesso questa possibilità, come pure gli Ultras della Jesina Calcio che si sono già resi disponibili. Faremo sentire la nostra voce in Città, ovunque ci sarà possibile.

Cosa non vi convince del progetto ?

Partiamo dal fatto che non siamo stati minimamente coinvolti. In generale, parliamo di una ristrutturazione costosissima che però non aumenta le funzionalità della piscina, escludendo numerose attività acquatiche. Inoltre, la nuova struttura non consentirà di alzare il livello qualitativo delle manifestazioni da ospitare. Nello specifico, l’altezza di una parte consistente della piscina verrà ridotta ad un metro e trenta, impedendo di fatto l’attività della pallanuoto. Faccio un esempio: Pensate ad un campo di calcio in cui nelle aree di rigore vi siano delle pedane e degli spazi in sabbia per i saltatori in lungo. Secondo voi sarebbe possibile giocare ugualmente a calcio?

Il gestore sul nostro giornale ha espresso le proprie valutazioni. Vuoi replicare ?

Non alcuna intenzione di polemizzare con il gestore (intervista a Mirko Santoni presidente della team Marche -leggi qui -). Anzi, stiamo ragionando su cose importanti da fare insieme, ma sull’altezza della vasca non si può prescindere. Mi permetto solo di far notare, rispetto  quanto da lui dichiarato, che la Jesina ad oggi si allena alla Comunale, pagando regolarmente l’affitto per gli spazi occupati.

Parteciperete al nuovo bando per la gestione ?

Se ci saranno le condizioni, ovvero se il bando sarà di carattere inclusivo, parteciperemo.

Come intendete muovervi adesso ?

Un nostro ragazzo ha lanciato un appello pubblico (leggi qui) ottenendo tra l’altro oltre 11.000 visualizzazioni, ma il Sindaco non ha trovato il tempo di rispondere. Prendiamo atto, e chiederemo un incontro ufficiale a cui parteciperanno i nostri tesserati, grandi e piccoli. Il dato di partenza è inequivocabile: con la vasca alta un metro e trenta il nostro sport non si può praticare, e questo lo certifica la Federazione Italiana Nuoto. Il Sindaco dovrà esprimere di fronte a tutta la nostra “famiglia” il suo pensiero. Se invece riceveremo ancora silenzio, vorrà dire che, chiedendo i permessi e le autorizzazioni del caso, organizzeremo un allenamento di fronte al Comune.

Cosa chiederete al Sindaco ?

Vogliamo certezze sull’altezza della piscina e sulle tariffe. Ovvero la garanzia di poter continuare a far vivere la pallanuoto a Jesi.

Avete contatti aperti con l’Assessore allo Sport e il Consiglio Comunale?

Nell’ultima telefonata avvenuta, l’Assessore ci aveva garantito che la piscina sarebbe rimasta ad un metro e ottanta. I fatti ad oggi dicono che non sarà così, quindi inutile continuare l’interlocuzione. Abbiamo inviato una lettera ad ogni singolo Consigliere per spiegare la situazione. Fino all’ultimo secondo utile, solleciteremo il buon senso.

Vuole fare un appello?

Abbiamo circa 90 tesserati. Crediamo nei valori dello Sport. Per due anni consecutivi siamo stati insigniti del premio Fair Play. Alcuni dei nostri ragazzi nel ruolo di bagnini hanno salvato vite umane. Siamo una Società sana, onoriamo con fatica i nostri impegni, senza lasciare nessun debito in giro. Non meritiamo di essere trattati in questo modo.

Intanto la prima squadra è impegnata per rimanere nel campionato di Serie B. E’ fiducioso?

Stiamo attraversando un momento difficile. Di sicuro non faremo i play off e non retrocederemo direttamente. Il resto si deciderà nelle prossime giornate. Abbiamo faticato per riprendere la Serie B, ora va difesa, con unità di intenti e allenandosi duramente. Ce la possiamo fare.

Ma. Pig.

marco.pigliapoco@qdmnotizie.it

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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