È rimbalzata la notizia di una lettera del presidente Gravina alla Lnd per organizzare gironi di Eccellenza tra i vari Comitati regionali
JESI, 15 marzo 2021 – Tutti attendono il pronunciamento del Coni e della Figc di Roma che tarda ad arrivare.
Il presidente Federale Gravina nei giorni scorsi aveva ricevuto la delega, apposita unitamente ai vice presidenti della FIGC, per valutare e ratificare le proposte avanzate per ciò che riguarda l’Eccellenza e la loro congruità al fine di consentire la ripresa degli allenamenti e dell’attività che sarà organizzata dai singoli Comitati Regionali.
Urbano Cotichella
Alcune decisioni sono ben note a tutti come il blocco delle retrocessioni; trattenimento della tassa di iscrizione al campionato e l’esclusione per i prossimi due anni dalle graduatorie dei ripescaggi per i club che rinunceranno a ripartire; conclusione insindacabile della annata calcistica, play off compresi, entro il 30 giugno.
Legati a questo mancano i veri nodi della questione che riguardano i protocolli sanitari e quali applicare, la loro assoluta sicurezza, oltre alle garanzie di contributi economici per il sostentamento appunto delle spese sanitarie che tradotto vuol dire tamponi e sanificazioni.
Insomma non cose di poco conto sulle quali le 18 società marchigiane, nell’incontro online del 10 febbraio scorso, avevano chiesto trasparenza e concretezza.
Richieste che anche il consigliere Federale delle Marche Urbano Cotichella nella trasmissione televisiva a Tvrs di domenica sera ha posto con chiarezza sollevando la questione sulla quale in molti però sembrano girarci attorno: “L’ultimo consiglio di Lega nazionale – ha sostenuto Cotichella – ha deciso che il campionato ripartirà se ci saranno un numero di partecipanti congruo. Che vuol dire congruo? A mio modo di vedere un congruo numero potrebbe essere 12 su 18 e spetterà con tutta probabilità al Comitato regionale stabilire quanto vale realmente questa congruità. La situazione più dura da risolvere sono tuttavia i ristori. Fatto un calcolo veloce si andrà incontro ad una spesa di 1000 euro a partita. Se tutte le società dovessero ricominciare, e come dirigente lo auspico perché siamo stati eletti appositamente per organizzare campionati, ci saranno 538 società in tutta Italia aventi diritto a partecipare all’Eccellenza che dovranno essere tranquillizzate sulla totale copertura delle spese. Quanto ci costa tutto ciò? Quanti soldi dovranno essere stanziati per il tesoretto del calcio dilettantistico? L’investimento come è chiaro è notevole. Chi troverà e stanzierà queste risorse? A tutt’oggi nelle Marche abbiamo 12 società che vogliono ricominciare e 6 che non incominceranno. A noi spetterà decidere il format da applicare. Format che valuteremo solamente dopo che avremo avuto le risposte ufficiali da parte di tutte le società. Il Comitato Marche invierà a tutti i club una Pec alla quale dovrà essere risposto si o no. La Pec partirà solo dopo che tutti i punti oscuri saranno chiariti perché non potremo mai dire alle società di non sapere chi pagherà le spese sanitarie”.
Intanto arrivano le prime intenzioni di chi sembra molto perplesso a ripartire: Fabriano, Biagio Chiaravalle, Urbania, Urbino, San Marco Lorese.
Insomma è ancora tutto in alto mare ed i giorni passano inesorabilmente. Domani 16 marzo il Coni dovrebbe pronunciarsi per dire un si definitivo al campionato di Eccellenza di ‘preminente interesse nazionale’ e poi anche la Figc ratificherà le proposte avanzate. A quel punto si attenderà il via libera del voto del Parlamento, fine settimana, per quanto riguardano le risposte per i ristori. E sarà il 20 marzo!
Nel frattempo, nelle ultime ore, è rimbalzata anche la notizia di una lettera del presidente Gravina alla Lnd che vede la possibilità, considerato l’alto numero di rinunce, di organizzare gironi di Eccellenza tra i vari Comitati regionali. Insomma ogni giorno che passa si guadagna sempre tempo per non decidere.
Evasio Santoni
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