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Calcio

ECCELLENZA / Il punto: siamo sicuri che tutti vogliono scendere in campo?

Nelle Marche il Comitato attende lumi da Roma ma non tutte le società sono uscite allo scoperto. Ne potremo vedere delle belle

JESI, 7 marzo 2021 – La decisione è stata presa: l’Eccellenza deve ripartire!

Se mercoledì 10 marzo la Lnd confermerà quanto deciso dalla Figc e cioè una ripartenza dell’Eccellenzan senza retrocessioni e con la facoltà data alle società di non partecipare in caso di problemi, si aprirebbero scenari sicuramente inimmaginabili fino a qualche giorno fa.

Stanno giungendo infatti segnalazioni da tutta Italia con alcuni Comitati Regionali della Figc che stanno interrogando le rispettive società con risposte molto nette.

In Emilia Romagna su 43 club solo 10 vogliono ripartire. In Umbria nessuno, in Abruzzo circa 12/13.

In Lombardia la conta è tutt’ora in atto. Anche nel Lazio il Comitato ha invitato le sue affiliate iscritte a dire si o no alla ripartenza entro domani.

Insomma potremmo assistere anche a ripartenze di campionati con gironi ridotti, della serie: gioca chi lo vuole, per le restanti arrivederci a settembre.

Un modo come un altro per ricominciare ma non omogeneo.

Sta emergendo in sostanza un quadro eterogeneo tra le regioni. Ovviamente è impossibile trovare una soluzione che soddisfi tutti.

Anche perché ancora non si è parlato nel dettaglio dei costi e del protocollo: il vero ostacolo. E non è poi così chiaro chi ne deve parlare e prendere le decisioni finali. Forse ogni Comitato Regionale, ma questo creerebbe ancor più di un problema!

Nelle Marche la situazione è confusa e non tutte le società ancora sono uscite veramente allo scoperto facendo conoscere il proprio pensiero. Il presidente Panichi sembra attendere lumi da Roma ed intanto ha posticipato la riunione del Comitato da mercoledì a giovedì.

Si attende il prossimo passo, quello della Lnd, che dovrà fare chiarezza soprattutto sulla copertura economica.

Senza dimenticare che bisognerà procedere tutelando la salute di tutti gli addetti ai lavori. E guardando anche, senza dimenticare o far finta di niente, quello che succede giorno dopo giorno in serie D, che è un riferimento non solo per il protocollo sanitario.

In serie D non passa giorno che arriva il rinvio di qualche partita. Non ultimo il ‘caso’ Porto Sant’Elpidio che, nella migliore delle ipotesi, non giocherà due o tre delle prossime gare in calendario oltre a quelle che già deve recuperare.

Se si va avanti così, detta brutalmente ed ironizzandoci su, la prossima stagione servirà per i recuperi!

Ma giustamente c’è chi vuol ripartire. Eppure anche in questo caso sorgono interrogativi.

E’ il caso dell’Anconitana e del suo direttore generale Antonio Recchi che ci ha confermato: “Come Anconitana cercheremo di farci trovare pronti alla ripartenza su ogni cosa in massima sicurezza rispettando i protocolli che verranno applicati. Siamo stati sempre attivi guardando il mercato ed alla situazione complessiva. Adesso aspettiamo i nuovi format sperando che il campionato sia, ove possibile, il più regolare possibile”.

Sicuramente garantire la regolarità è fortemente necessario. Non si potrà assistere in nessun caso a formazioni che scendono in campo e prendere sistematicamente tanti gol: meglio fermarle prima!

Hanno tutto il diritto, stando alle regole, di non scendere in campo ed arrivederci a settembre.

(e.s.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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