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Calcio

CALCIO / E’ un gran caos: solo l’Eccellenza, e non tutta, si allena

Dalla Promozione in giù pochissimi si allenano. Proteste in tutta Italia. Prossimo incontro della Figc per le società. ‘Petraccini’ Jesi chiuso

VALLESINA, 1 settembre 2020 – Dubbi e timori regnano sovrani nel calcio dilettantistico in generale.

Le società sono tutte condizionate dai protocolli anti-Covid e molti impianti non riaprono proprio per mancanza di chiarezza e per le troppe responsabilità.

‘Petraccini’ Borgo Minonna Jesi

Se tutti dovessero applicare alla lettera le condizioni che il protocollo impone, nessuno si allenerebbe.

Chi lo fa, spesso e volentieri, interpreta a proprio rischio e pericolo ciò che le regole in questo momento impone per i comportamenti e le misure da rispettare e adottare.

A preoccupare sono le conseguenze di un eventuale contagio, che costringerebbe l’intera squadra e lo staff tecnico alla quarantena, come si è già verificato, con relativi disagi in ambito lavorativo.

Perchè è necessario ricordare che gran parte di chi svolge attività a questi livelli durante la giornata ha una attività da dover soddisfare.

Per non parlare della responsabilità giuridica dei Presidenti di società in caso di contagio. Dalla Lega romana la patata bollente è stata passata ai presidenti dei Comitati Regionali.

Giovedì scorso, a Jesi, l’assessore allo sport Ugo Coltorti ha convocato tutti i gestori degli impianti sportivi ed alla fine la soluzione è stata che stando così le cose sarà molto difficile ripartire.

Al ‘Petraccini’, gestito dal Borgo Minonna, hanno deciso di non aprire e se le cose non cambieranno la squadra del presidente Centanni non si presenterà al via del campionato. L’attuale protocollo infatti, se rispettato alla lettera, in questo impianto consente l’accesso negli spogliatoi di solo 16 persone: 8 per spogliatoio.

Se ne deduce che, viste le strutture in giro per le Marche, non tutti, di chi in questo momento si allena, rispetta totalmente le direttive che il protocollo impone. Ovviamente a proprio rischio!

In Umbria ed in Lombardia moltissime società hanno scritto alla Lnd (Lega nazionale Dilettanti) per manifestare tutte le perplessità decidendo di non iniziare gli allenamenti prima di risposte certe, concrete, definitive, rassicuranti.

Se queste sono le condizioni, insomma, nessuno ha voglia di incominciare e tutti, invece di parlare di calcio, parlano di protocolli e distanziamento sociale confermando che la situazione è molto confusa e, giustamente, preoccupa.

Il Comitato Regionale Marche sta cercando di gestire la situazione senza però incidere più di tanto. Con grave ritardo sta cercando di tranquillizzare tutti ma servono i fatti. Il presidente Cellini ha confermato che l’Eccellenza vedrà il via il 27 settembre mentre dalla Promozione in giù la data per ripartire è generica: dopo il 15 ottobre.

Per lunedì prossimo, sembra si stia organizzando un incontro con le società affiliate per discutere della situazione.

Riunione ristretta ai club dell’Eccellenza e Promozione? Altro errore!

Il Comitato Regionale Marche deve farsi carico delle problematiche dei club minori e, soprattutto, dei settori giovanili.

I problemi maggiori sono lì e non è mai troppo tardi riuscire a capire che più si è deboli e piccoli, più le difficoltà sono enormi, più serve assistenza!

Ripartire tanto per farlo sarebbe un gravissimo errore, forse irrimediabile.

Ma d’altronde dubitiamo che il Comitato Regionale Marche abbia conoscenza totale dell’impiantistica sportiva dove si allenano e giocano le sue affiliate.

Evasio Santoni

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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