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Calcio

JESINA CALCIO / Nè domanda di ripescaggio, nè ricorso al Tar del Lazio

Si attendono informazioni e dettagli da parte della società per chiarire la propria posizione e il perchè di queste rinunce

JESI, 13 luglio 2020 – Per la Jesina sarà Eccellenza.

A poche ore dalla scadenza della presentazione della domanda di ripescaggio in serie D tra le società non aventi diritto e a due giorni dalla scadenza del ricorso al Tar del Lazio circa la sentenza di primo grado del Collegio di Garanzia dello Sport del Coni che ha respinto la richiesta di riammissione al campionato dopo la retrocessione a tavolino imposta dalla Figc e dalla Lnd, la Jesina non ha comunicato le proprie intenzioni.

A questo punto è lecito e quasi logico pensare che il club leoncello del presidente Chiariotti, attualmente anche socio unico, non intenda percorrere nessuna delle due strade per sperare di riconquistare il massimo campionato nazionale organizzato dalla Lega Dilettanti.

Partecipare all’Eccellenza Marche 2020/2021 non sarà certo una vergogna ma lascia perplessi la non comunicazione di quali siano le intenzioni del club dopo settimane che la speranza di poter rivedere la Jesina in serie D era stata alimentata da ogni dove.

Insomma non c’è nè chiarezza nè comunicazione.

A differenza delle altre società come Sangiustese, da subito ha dichiarato di accettare la retrocessione e l’Eccellenza, Avezzano e Chieti, stesse condizioni della Jesina, che hanno presentato entrambe domanda di ripescaggio e ricorso al Tar del Lazio.

O come la stessa Ancona che in una nota divulgata nel pomeriggio di ieri ha annunciato di aver inoltrato in tempi utili e con tutte le richieste del caso domanda di ripescaggio in serie D.

Quali erano le documentazioni che servivano per il ripescaggio? 1) domanda di iscrizione; 2) modulo di censimento; 3) copia del Verbale della Assemblea con le cariche sociali; 4) somma di € 19.000,00 per iscrizione; 5) fideiussione bancaria di importo pari a € 31.000,00; 6) documentazione (dichiarazioni liberatorie e copia documento d’identità) attestante il pagamento a tutto il 29 febbraio 2020 dei rimborsi a calciatori e allenatori; 7) dichiarazione di disponibilità del campo di gioco.

Ora si attende una nota ufficiale della società che chiarisca la propria posizione, le proprie mosse e le intenzioni.

(e.s.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

 

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