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Calcio

CALCIO / Mister Gianluca Fenucci: «Eccellenza grandi firme»

A Fabriano centrato l’obiettivo di far giocare i giovani, a Jesi bene la scelta di Strappini in un ambiente dove basta poco per riaccendere la scintilla

JESI, 13 giugno 2020 – In attesa del Comitato Regionale Marche della Figc presieduto da Paolo Cellini, presenti i vice Ivo Panichi e Bruno Sassaroli, il segretario Angelo Castellana, i consiglieri Borroni, Bottacchiari, Capretti, De Grandis, Franchellucci, Giuseppetti, Moretti, Salvatelli, che si riunirà lunedì 15 giugno per decidere del calcio regionale e soprattutto delle promozioni e retrocessioni dalla Eccellenza alla Terza Categoria, con mister Gianluca Fenucci, veterano del calcio marchigiano, abbiamo fatto il punto della situazione.

Fenucci, un passato importante da portiere in tante squadre marchigiane (Ancona, Biagio Chiaravalle, Jesina, Osimana ed altre), allenatore in attività con l’ultima stagione alla guida del Fabriano  Cerreto, ha detto la sua in generale del calcio marchigiano ed in particolare di Fabriano e Jesina.

Mister, il calcio riparte?

“In generale credo sia bello che tutti gli sport ripartano perché lo sport è un fattore sociale molto importante soprattutto per i giovani e non solo ma anche per i semplici spettatori. E’ importante che riparta tutto ma a porte aperte perché pensare a una partita di calcio, o a un qualsiasi evento a porte chiuse, senza pubblico, mette tristezza e sicuramente l’obiettivo sociale che ha lo sport non viene raggiunto in toto”.

Ci sono delle perplessità?

“Ovvio è che si riparta chiaramente in sicurezza e seguendo tutti i protocolli. Spero che dopo la serie A anche tra poco possano ripartire le attività del calcio di casa nostra e dello sport giovanile soprattutto”.

Resterà alla guida del Fabriano Cerreto?

“Personalmente attendo di incontrarmi con Guidarelli (presidente), Porcarelli (patron) e Gubinelli (direttore sportivo) perché la scorsa estate si era fatto un programma a medio e lungo termine che credo si possa rispettare”.

Avete ottenuto ciò che avevate programmato?

“Abbiamo perseguito scopi e obiettivi importanti. A tutt’oggi, alla fine, alla sospensione del campionato, eravamo la squadra con età media più giovane che garantirebbe anche un premio dal Comitato Regionale della Federazione. La stagione precedente il Fabriano Cerreto arrivò terzo ma era la squadra con età media più elevata. Quest’anno abbiamo perseguito in qualunque situazione, anche se fossero retrocesse tre squadre, i nostri progetti, con il risultato sportivo di mantenere la categoria e di essere la squadra di età media più giovane di tutto il torneo anche dell’Urbania con cui avevamo vinto il premio dei giovani l’anno precedente”.

Un bel risultato far giocare i giovani del posto?

“Far giocare in prima squadra in pianta stabile molti ragazzi del territorio da Stortini a Carmenati a Storoni, ma anche tanti altri come ad esempio Boldrini e Nanni, quest’ultimo un attaccante che giocava con la Juniores, credo sia un risultato da sottolineare”.

Di cosa parlerà con i vertici del suo club?

“Parleremo per capire cosa si può fare per la prossima stagione”.

Un campionato di Eccellenza molto qualificato?

“Una Eccellenza grandi firme perché con Jesina, Sangiustese, Ancona, che ancora non ha nessuna certezza di andare in serie D, Senigallia con tante altre squadre compresa la Biagio Chiaravalle ed il Marina ma anche altri club di spessore e tradizione, la competizione, l’entusiasmo e le ambizioni sono assicurate”.

Aumentano anche il numero delle partecipanti?

“Una Eccellenza a 18 formazioni è diversa da un campionato a 16 ed è da attendere con particolare piacere e curiosità. Tutte si dovranno misurare con quello che si è vissuto e tutti dovranno prendere in esame la politica dei giovani cosa che in passato non è stato fatto”.

La Jesina, Fenucci è legato particolarmente a questa squadra?

“Per la Jesina sono felice che si sia scelto Marco Strappini. Era uno dei miei giocatori dei due anni e mezzo più belli della mia carriera da allenatore, un grande ragazzo, un grande uomo, pieno di qualità e valori morali e tecnici. Un giocatore che si è trasformato in allenatore. Anche da giocatore aveva dimostrato leadership, carisma, qualità da condottiero e quindi non ho difficoltà a pensare che possa svolgere appieno il suo ruolo da allenatore della Jesina”.

Sulle vicissitudini societarie?

“Sulla società non poso pronunciarmi ma auguro a tutti un campionato pieno di soddisfazioni perché a Jesi basta poco per riaccendere la scintilla. I tifosi sono sempre critici ma critici positivamente e sempre pronti a seguire la squadra e dare un contributo ed un sostegno importanti anche se le cose non vanno benissimo. Chiaro che in Eccellenza la Jesina deve provare a primeggiare, facile non sarà, ma auguro a tutti, ai suoi dirigenti e a Marco Strappini soprattutto, un futuro pieno di soddisfazioni perché Jesi e la Jesina sono nel mio cuore”.

Evasio Santoni

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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