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CALCIO DILETTANTI / Si aspetta solo che qualcuno, finalmente, dica stop

E dopo averlo detto si aspetta qualche altro che dica in maniera definitiva e netta come si dovrà intendere conclusa la stagione giocata solo e fino a febbraio

JESI, 22 aprile 2020 – La serie A, leggasi Lega calcio, ha deciso ieri ,compatta, per la ripartenza.

Il Governo tramite il ministro dello sport Spadafora, prima della riunione delle società, aveva fatto precisazioni importanti e quasi gelato tutti: “non do per certa né  la ripresa del campionato né quella degli allenamenti”.

Cupramontana – Borgo Minonna (fase di gioco)

Come finirà?  Se l’incertezza regna sovrana in quella che è considerata una potenza anche economica, figuriamoci a livello di dilettanti quale possa essere la situazione e le incertezze.

Oramai è pressoché certo che per i campionati dalla serie D alla Terza Categoria si aspetta solo che qualcuno dica la famosa parolina: stop!

E dopo averla detta si aspetta qualche altro che dica in maniera definitiva e netta come si dovrà intendere conclusa la stagione giocata solo e fino a febbraio.

Anche qui il caos è totale ed assoluto perché dichiarare le attuali prime in classifica come promosse e non far retrocedere nessuno, creerebbe delle difficoltà a tutti i Comitati Regionali per la programmazione e stesura dei gironi delle rispettive categorie per la prossima stagione.

Ci sarebbe insomma una eccedenza di squadre in taluni campionati che dovrebbero far partire riforme su riforme.

Per ultimo, anche la posizione della Legapro, con la decisione delle retrocessioni bloccate, a caduta, comporterebbe problematiche non indifferenti nel settore dilettantistico.

Sibilia Cosimo presidente Lnd

A tal proposito in una intervista rilasciata al quotidiano La Stampa il presidente della Lnd Cosimo Sibilia ha dichiarato: “Con riferimento alle notizie riguardo a una sospensione definitiva del campionato di serie C e, soprattutto, ad un ipotizzato meccanismo di blocco di retrocessioni e di ripescaggi (oltre che di promozioni in serie B e dal Campionato nazionale di serie D), la Lega nazionale Dilettanti prende posizione, evidenziando che quella della LegaPro costituisce solo una semplice proposta non concordata. Ogni modifica regolamentare sulla specifica materia deve essere valutata dal Consiglio federale della Figc e, sul punto, la Lnd è ferma sul fatto che nessuna soluzione penalizzante per le società che militano nel campionato di serie D e, di riflesso, nei campionati di Eccellenza potrà essere approvata e trovare l’adesione dei Dilettanti”.

Attendendo i pronunciamenti, i motivi perché non si possa ripartire sono molteplici.

In primis la salute. Ancora non si sa come e quando partirà ufficialmente la cosidetta ‘fase due’ legata all’emergenza Covid, dove comunque ci sarà sempre un contenimento con tutta la complessità che ne deriva: un sistema che regoli la vita di tutti, anche e soprattutto nei comportamenti, non sarà facile applicarlo in quegli impianti dove si dovrà giocare al calcio e dove i contatti fisici sono inevitabili.

Tra i dilettanti mettere in piedi una macchina organizzativa ferrea oltre ai controlli medici sembra davvero impossibile. Il gioco, leggasi rischio, non vale proprio la candela.

Dopo la salute ci sono le strutture, quasi totalmente inadeguate per rispettare le disposizioni di distanza sociale come di certo si dovrà continuare a rispettare.

Poi il lato organizzativo e l’aspetto economico. Sul primo non si può dimenticare che chi gioca al calcio, sicuramente dall’Eccellenza in giù, almeno per il 45% sono tesserati che lavorano, un altro 50% è uno studente, un 5% lo fa ancora per professione. Come si può pensare che in un lasso di tempo ristrettissimo, 40-50 giorni, si possa portare a compimento i turni di campionato mancanti con tutti i play off e play out che ne dovrebbero conseguire.

Sul piano economico poi le note dolenti sono infinite. La questione sponsor che non interverranno più per sostenere lo sport potrebbe dilagare.

A tal proposito lo stesso ministro dello sport Spadafora ha parlato riguardo il calcio ed i dilettanti annunciando novità: “Riusciremo a dare il bonus di 600€ ai collaboratori sportivi” precisando “che sarà dato non solo a chi ha un reddito fino a 10mila€”. Poi per le società dilettantistiche ha annunciato “Saranno disponibili 100 milioni di euro, azione finalizzata ad evitare di far fallire centinaia di centri sportivi“.

Evasio Santoni

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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