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Calcio

JESI / Aldo Mancini, Roberto ha creato un gruppo, una famiglia a lui il 40% dei meriti

Tre i precedenti in Inghilterra per il Ct azzurro: lo scudetto a Manchester e le finali come calciatore di Coppa Campioni e Coppa delle Coppe

JESI, 7 luglio 2021  – Se in tutta Italia e tutti gli italiani stanno rispolverando il tricolore e gridano tutti insieme ‘forza azzurri’ a Jesi la festa è doppia ed il tifo è anche e soprattutto per Roberto Mancini il Ct della nazionale di calcio italiana che martedì sera ha battuto la Spagna ai rigori e domenica prossima a Wembley, in finale, proverà a conquistare il titolo di campione d’Europa Euro 2020.

In Inghilterra Mancini ha già esultato come allenatore nel 2012 quando alla guida del Manchester City ha vinto la Premiere League. Quel giorno, il 13 maggio, a Manchester c’era pure anche Aldo Mancini papà di Roberto e mamma Marianna a festeggiare l’impresa.

13 maggio 2012, Manchester – Roberto Mancini con papà Aldo e mamma Marianna il giorno dello scudetto

Una vittoria storica e molto sofferta. Al 90′ infatti l’undici di Mancini era sotto di 1-2 contro il Queens Park Rangers. Per diventare campioni d’Inghilterra la squadra doveva solo vincere. Al minuto 91 Edin Dzeko segna il goal del 2-2 e poco dopo Balotelli porgeva un assist ad Aguero che scartava un avversario e scaricava in porta la rete del 3-2 e dello scudetto che dopo 44 anni ritornava sul petto del Manchester City.

“Ricordo benissimo quel giornoci dice Aldo fu una gran gioia ed una gran festa. Ma Roberto in Inghilterra ha anche altre due esperienze, entrambe come giocatore, una con la Sampdoria nella finale di Coppa dei Campioni nel maggio 1992 con la vittoria del Barcellona e in Coppa delle Coppe a Birmingham contro il Real Mallorca nel maggio 1999 con la Lazio che vinse 2-1″.  

Ha parlato con Roberto nelle ultime ore?

“Certamente e come tutti gli ho fatto i complimenti per il risultato conquistato non solo e non tanto con la Spagna ma per tutto il Torneo”.

E cosa dice Aldo Mancini dell’Italia?

“Contro la Spagna l’Italia è stata, specialmente a centrocampo, leggermente inferiore ma la prestazione degli azzurri va valutata nel suo complesso. I giocatori all’inizio sono partiti per puntare ad arrivare fino in fondo. Il merito di Roberto è aver creato un gruppo, una famiglia che nella nazionale non c’era ed ha raccolto i frutti. La mia soddisfazione è ancor più forte perchè hanno giocato soprattutto i giovani. Abbiamo fatto un gran passo avanti e Roberto è stato l’attore principale, ha creduto in questi ragazzi creando un gruppo dove tutti gli vogliono bene e dove tutti hanno il piacere di stare insieme. Insomma proprio come una famiglia”. 

Aldo e Roberto Mancini

Questo è un grande merito?

“Certo e sono contento. Il merito maggiore è dei giocatori ma anche l’allenatore ci ha messo del suo”.

Contento anche che tutti parlano dell’Italia e di Mancini?

“Come non esserlo. Se l’Italia vince si è soddisfatti anche se qualcuno trova sempre il modo ed il tempo di fare qualche critica. Ora l’Italia è ritornata nel giro delle grandi squadre a livello mondiale”. 

Quanto è il merito di un allenatore in una squadra che vince?

“Il 40% ed è importante in una squadra”. 

amici di Roberto Mancini al Lady Green di Moie la sera della partita Italia – Spagna

Dove guarda la partita Aldo Mancini?

“Come sempre fatto per tutte le partite fin qui giocate dall’Italia in casa da solo con mia moglie e così sarà anche domenica prossima. Mi avevano invitato i suoi amici ad unirmi qualche volta a loro ma preferisco così”.

Oramai è anche scaramanzia? 

“Una volta c’è stato anche mio nipote con me ma preferisco essere da solo si è più tranquilli ed anche più liberi di poter dire ed esprimere la propria opinione”.

Evasio Santoni

©RIPRODUZIONE RISERVATA

 

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