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ECCELLENZA / Jesina, Moretti: “Sono qui perchè Jesi è una piazza importante e stimolante”

Il Valdichienti era già un’ottima squadra e con gli innesti di Tavoni, Borgese e Palmieri ha fatto un ulteriore salto di qualità  

JESI, 2 ottobre 2020 – Seconda giornata di campionato e prima trasferta per la Jesina in viaggio verso Villa San Filippo ospite del Valdichienti Ponte.

La formazione di Giandomenico si è rinforzata con innesti importati in ogni ruolo e tra gli altri anche l’ex portiere della Jesina Simone Tavoni l’ultimo campionato alla Vigor Senigallia.

A proposito di ex con la maglia leoncella Nicola Moretti, capitano della squadra, che proprio contro la sua ex squadra scenderà in campo per la prima volta considerato che domenica scorsa, all’esordio, è stato costretto in tribuna causa squalifica.

Capitano, debutto in campionato domenica proprio contro la tua ex squadra?

Una società dove mi sono trovato molto bene e con piacere torno a Villa San Filippo. Non posso che parlare che bene della dirigenza del Valdichienti, del mister, dello staff dei mie ex compagni di squadra che con piacere incontrerò di nuovo. Lo farò da avversario. La Jesina per vincere dovrà mettercela tutta

Che Valdichenti incontrerete?

Per i problemi che ha coinvolto tutti, problemi legati al Covid, il Valdichienti è partito un po’ in ritardo ma alla fine hanno allestito una squadra molto competitiva andando a prendere giocatori importanti come Tavoni in porta, Palmieri in attacco, Borgese a centrocampo. Quest’ultimo conteso da tutti, uno dei registi che ritengo più forte in assoluto non solo per l’Eccellenza ma anche nelle categorie superiori. Squadra insomma costruita bene con un allenatore a cui piace giocare la palla ed hanno gli interpreti per farlo. Lo scorso anno in casa le abbiamo vinte quasi tutte ed il terreno di Villa San Filippo è un loro punto di forza dove riescono ad esprimersi sempre al meglio.

La Jesina che ruolo può svolgere in questo campionato?

Di sorpresa ma nemmeno tanto. Tutti i miei compagni hanno esperienze importanti alle loro spalle ed anche i giovani sono davvero interessanti e di prospettiva. Sulla carta ci sono formazioni più accreditate della nostra ma credo che si stia creando un qualcosa di significativo sia per merito del gruppo che dell’allenatore.  Se giochiamo sempre con intensità, come durante gli allenamenti quotidiani, possiamo mettere in difficiltà chiunque. Lo abbiamo dimostrato anche contro il Fabriano.

Tutti puntano molto su Moretti, mister e società, l’interessato sente questa responsabilità?

Penso di poter dare ancora molto. Mi fa piacere che la società ed il mister in particolare abbiano puntato su di me. Questo mi responsabilizza e sono segnali ed elementi che fanno si che mi senta in dovere di dare sempre qualcosa in più. Sono uno dei giocatori con più esperienza in squadra e questo mi porta a dare suggerimenti ed incitamenti soprattutto nei confronti dei più giovani oltre a contribuire a creare quel gruppo che alla fine, per ogni squadra che si rispetti, è sempre importante a volte fondamentale. Sono motivato ed ho fatto questa scelta anche per tornare a giocare in una piazza come Jesi.

Che campionato sarà?

Sulla carta penso ci siano tre o quattro squadre che hanno qualcosa in più a livello di organico e di nomi. Poi come lo era stato lo scorso anno prevedo il solito campionato equilibrato. L’ultima stagione per un lungo periodo in testa si sono alternate prima il Gallo Colbordolo poi l’Urbania poi l’Anconitana infine il Castelfidardo. Ma tutti eravamo in una manciata di punti e nel volgere di due o tre partite si poteva cambiare la sorte di ognuno. Credo che anche quest’anno sarà così pur se Porto D’Ascoli e Anconitana si sono attrezzate più di altre per vincere il campionato. Ma tutti hanno allestito organici importanti e le partite tutte le domeniche saranno in dubbio fino al 90′

Giocare senza pubblico che sensazioni si prova?

Sensazione strana. La scelta di venire a Jesi è stata proprio perchè ho pensato di poter avere un unto di forza proprio nel pubblico e nell’ambiente. Giocare a porte chiuse non è il massimo anche dal punto di vista delle motivazioni. Non è bello ma prendiamo atto della difficoltà del momento e proviamo ad andare oltre. Al momento le priorità sono quelle della salute pubblica. Capisco le società che contano molto sul pubblico ed immagino le loro difficoltà ma prima è necessario organizzare al meglio, come si sta facendo alla Jesina, tutte le problematiche legate al Covid rispettando le regole  e la gestione della situazione

Evasio Santoni

©RIPRODUZIONE RISERVATA

 

 

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