Il nuotatore di Castelplanio assieme al suo allenatore Andrea Cavalletti ospite alla conviviale nella sala del Lampadario del Circolo Cittadino
JESI 21 novembre 2024 – Le più recenti bracciate che tagliano l’acqua simil azzurro caraibico, ciascuno scelga nello stile che preferisce, le ha raccontate ad un pubblico al quale era difficile non strappare un applauso, il nuotatore Alessandro Ragaini, con accanto il suo allenatore Andrea Cavalletti, nella conviviale partecipata del Panathlon Club di Jesi, nella sala del Lampadario del Circolo Cittadino.
Cavalletti, il giornalista Filosa, Ragaini
Alessandro, classe 2006, ha ricevuto l’ennesimo riconoscimento, in questo caso una felpa molto personalizzata, dal Club jesino, che già lo aveva avuto come ospite nella manifestazione che premiava lo studente – atleta che riesce a coniugare al meglio studio e sport.
Dopo l’introduzione ed il saluto di rito del presidente Andrea Moriconi, il vice sindaco Samuele Animali non poteva che confermare come Jesi ed i suoi dintorni, restino saldamente fra i centri che maggiormente si distinguono per la loro capacità di far crescere campioni. “Pur nelle difficoltà economiche ed anche logistiche che uno sport come il nuoto richiede”, gli ha fatto eco il vice presidente internazionale Luigi Innocenzi. Il Governatore dell’Area 5, Stefano Ripanti, presente ad ogni evento che metta in rilievo le potenzialità dei “nostri” atleti, ha anche guardato al futuro, a chi, come ha ribadito il presidente del CONI regionale Fabio Luna, rappresenterà il nostro punto di riferimento per le future manifestazioni sportive che ci porteranno, tutti, alle Olimpiadi Los Angeles 2028.
Fra i presenti, Valentina Iobbi, presidente del Club di Osimo, Domenico Vannicola del Club di Ascoli Piceno, Marco Paolinelli, vice presidente del club di Senigallia.
Sono stati questi personaggi, insieme al pubblico interessatissimo, a porre le domande sia ad Alessandro che a Andrea Cavalletti, in una intervista a braccio, cui ha partecipato anche il nuovissimo presidente della Federazione italiana nuoto delle Marche, Mauro Antonini.
Con Ragaini e Cavalletti l’argomento è stato incentrato sull’avere talento e voglia di imparare, sui margini di miglioramento dopo gli straordinari risultati ottenuti soprattutto alla prima partecipazione olimpica di Parigi, una “emozione unica, mi sono divertito ma ho anche imparato dai più esperti che sono scesi in vasca con me”, ed in vista dei mondiali, insomma – è il caso di dirlo – la nouvelle vague (la nuova onda…), come dicono i francesi, va tenuta in considerazione anche se la strada è lunga da percorrere.
Il presidente della FIN è ovviamente soddisfatto ma costruire impianti sportivi è costoso e la nostra regione ne avrebbe davvero bisogno, visti i tanti talenti, come Alessandro, emergenti.
oto di rito, alla fine, scambi di gagliardetti, nuove amicizie. Nello spirito del Panathlon. Ovviamente.
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Da parte del Panathlon Club di Jesi