Cori, fumogeni, applausi e striscioni. La salma sul dischetto del rigore sotto la curva leoncella. Il rito funebre breve ma intenso è stato celebrato da Don Giuliano Fiorentini
JESI, 2 novembre 2024 – Erano in tanti, praticamente tutti, e quelli che non c’erano perché il sabato si giocano le partite dei vari campionati dilettantistici e molti erano impegnati a difendere i propri colori come quelli del Largo Europa in campo a Fabriano per la quinta giornata del girone d’andata della Terza Categoria.
A Sergio ‘Nicotina” Trozzi forse è stato fatto il funerale come lui sicuramente avrebbe voluto: in mezzo al campo di calcio dove la sua Jesina ha scritto la storia che lui ha sempre condiviso, da tifoso, nel bene e nel male.
Ad officiare Don Giuliano Fiorentini con i tifosi radunati in curva a cantare, applaudire, esporre striscioni e accendere fumogeni. “Continua ad organizzare il tifo dal cielo” il saluto finale dell’officiante.
Questo slideshow richiede JavaScript.
Per ultimo vogliamo anche noi ricordare ‘Nicotina’ che sappiamo ci ha letto fino all’ultimo pur di essere sempre aggiornato sulla ‘sua’ Jesina ed anche del Largo Europa. A volte ci telefonava perché ancora non avevamo pubblicato il resoconto della partita pensando che il suo telefonino era rotto, o che avevamo cancellato il suo contatto nel gruppo, non avendo ricevuto nessuna informazione. Buon viaggio, Sergio!
Ma quello che ha scritto Lorenzo Javarone nella sua pagina facebook più di ogni altra cosa rappresenta il ‘Nicotina’ tifoso leoncello: Dal 2005, da quando praticamente ho iniziato a vedere la Jesina per oltre 15 anni abbiamo fatto tutte le trasferte insieme. Prima in Eccellenza, ai tempi del liceo con la tua Twingo verde, perennemente in riserva (“scusi professoressa, ma devo chiede a Javarò domani a che ora si parte!”) e poi da quando ho preso la patente sono diventato io l’autista e per il decennio di serie D tantissimi viaggi in Abruzzo, Molise, Lazio, insomma in ogni luogo giocasse la Jesina. Perché la nostra amicizia era iniziata così, con questo amore comune per la squadra della nostra città. E allora ogni domenica per noi era uguale, si andava allo stadio in casa e in trasferta ogni qual volta giocasse la Jesina. Abbiamo sempre trascorso delle belle giornate a volte tornando a casa con il sorriso altre un po’ più amareggiati ma sempre pensando alla sfida successiva “ho visto la classifica, se vincemo la prossima semo salvi. Martedì te chiamo per sape se domenica ce sei!” E poi niente: Sé, sto campionato de Promozione non l’hai voluto vedere manco te e hai fatto bene perché proprio non te lo meritavi!! “Lorè a che ora partimo domenica?” “Non lo so Sé dimmelo te perché io sto giro la strada non la so……”. Forza Jesi amico mio, insegna a tifare Jesina anche lassù…..
©riproduzione riservata