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Calcio

CALCIO / Psicosi Covid: il virus blocca la ripresa, a rischio l’avvio della stagione

Non ultima la Castelfrettese che ha deciso di posticipare l’inizio della preparazione. Tutti attendono un segnale dal presidente della Figc Cellini

JESI, 24 agosto 2020 – Ripartirà il calcio dilettantistico?

Le tante ed a volte incomprensibili e contraddittorie misure da adottare per un ritorno in campo in sicurezza e il

Cellini Paolo

poco tempo a disposizione stanno penalizzando i club, tutti i tesserati e gli addetti ai lavori.

Nei giorni scorsi due società, Osimana e Recanatese, hanno dovuto fare i conti con alcuni giocatori positivi al tampone mentre nella giornata di ieri ad alzare la voce sono stati diversi presidenti che hanno annunciato un rinvio della ripresa delle attività se non addirittura lo stop fino a data da destinarsi: Portorecanati e Castelfrettese.

Addirittura il presidente del Portorecanati, Promozione Marche, ha anche anticipato che la sua squadra non si allenerà e che il 23 settembre al debutto in Coppa Italia scenderà in campo senza muovere piede fino a rischiare, senza alcun problema di sorta, ma come segno di protesta, di perdere anche 100 a 0.

Ieri, il presidente della Castelfrettese Augusto Bonacci, dopo un confronto con il medico sociale Dott. Bucchianeri, sentito il consiglio della società, i giocatori ed i tecnici e dopo un confronto con alcune società limitrofe ed il Presidente della L.N.D. Marche ha deciso, alla luce dei nuovi casi di coronavirus emersi in questi ultimi giorni   e che hanno viste coinvolte alcune società dilettantistiche di posticipare di qualche giorno l’inizio dell’attività prevista per domani 24 agosto allo stadio Fioretti.

Bonacci Augusto

“Questa decisionesi legge nel comunicatoè stata presa con senso di responsabilità ed a puro titolo precauzionale, a salvaguardia della salute di tutte le componenti societarie e delle loro famiglie, nonostante che sia stato predisposto quanto necessario per rispettare le procedure previste dal protocollo anti contagio redatto dalla FIGC. Si attendono quindi urgenti chiarimenti da parte degli organi preposti relativi sia alle responsabilità che alle modalità per avviare l’attività in sicurezza”.

Le problematiche da risolvere, insomma, erano e sono tante ed è difficile farlo in un ambiente privo di tutele.

Il calcio dilettantistico e giovanile non è una priorità per nessuno ed il rischio è elevato sia per i giocatori che per le loro famiglie.

Nessuno vuol trovarsi in mezzo ad un mare di guai.

Chi ha un lavoro e gioca per divertimento e passione non può in assoluto esporsi a nessun tipo di rischio.

La Federazione deve intervenire. Nei momenti di difficoltà le società vanno tutelate e supportate.

Direttamente molti rappresentanti dei club della Vallesina, di qualsiasi categoria, ci hanno manifestato l’intenzione che se si continua di questo passo tireranno una riga, definitiva.

Evasio Santoni

©RIPRODUZIONE RISERVATA

 

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