Intervista a Simone Strappini responsabile del settore giovanile. Le iscrizioni presso la sede al Centro Sportivo Cardinaletti
JESI, 8 agosto 2021 – Ritorna l’attività giovanile in casa Jesina con la programmazione già avviata per la prossima stagione.
Intanto l’appuntamento per tutti è all’open day del 23 e 24 agosto allo stadio Carotti per una due giorni dove si potranno conoscere programmi e obiettivi per i futuri leoncelli.
A Simone Strappini, riconfermato responsabile del settore giovanile della Jesina con il compito anche di allenatore della formazione Juniores, abbiamo chiesto di farci il punto della situazione.
“La Jesina sta lavorando in questi mesi a fari spenti ma con grande determinazione, per continuare il progetto che prevede la ricostruzione di un settore giovanile importante, che possa essere un serbatoio fondamentale per la prima squadra. Non cerchiamo risultati nell’immediato, ma vogliamo che i ragazzi che vengono da noi capiscano l’importanza della maglia della prima squadra della città, della sua storia, perciò pretendiamo serietà, rispetto e orgoglio, unito al divertimento e alla serenità che devono accompagnare ogni allenamento”
Come vi state strutturando?
“La struttura è sempre più organizzata. Merli e Presti continueranno a lavorare al mio fianco in sintonia totale, anzi li ringrazio di tutto, così come Congiu. Lo staff tecnico è riconfermato e l’ arrivo di Melissa Marchetti ci dà qualità e nuova visione! Abbiamo molti e nuovi riscontri da parte della città, da parte dei ragazzini e dei genitori. E di questo vanno ringraziati il presidente Chiariotti ed il direttore generale Amici per la fiducia che ripongono in noi e per l’impegno che mettono non solo rivolto alla prima squadra”.
Torna appetibile il nome Jesina?
“Finalmente si ritorna ad occupare posizioni consone al blasone del club e questo è affascinante”.
Gli accordi con le altre realtà cittadine che sembravano ben avviate a che punto stanno?
“Qualcosa si sta muovendo e l’auspicio è che per l’anno prossimo i legami si possano consolidare e soprattutto rafforzare. È arrivato il momento di porre fine a piccole guerre di quartiere. La priorità deve essere assolutamente la crescita e la formazione dei ragazzi. Ognuno di noi adulti dobbiamo toglierci qualcosa per dare ai Giovani, che rappresentano il futuro”.
(e.s.)
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