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OLIMPIADI / Il bronzo delle Farfalle chiude in bellezza l’esperienza marchigiana a Tokyo

Il presidente del Coni marchigiano Luna: “La scuola fabrianese della ritmica eccellenza che tutto il mondo riconosce. Lo conferma anche il sesto posto di Milena Baldassarri »

 

Felice Centofanti (a destra) con la maglia della Jesina

FABRIANO, 8 agosto 2021 – La quarantesima medaglia della spediazione italiana a Tokyo è quella del nuovo record, regalata dalla prestazione monstre delle Farfalle della ginnastica ritmica (leggi l’articolo).

Tra le magnifiche cinque a medaglia anche Martina Centofanti, tesserata della Faber Ginnastica Fabriano (e figlia di Felice, calciatore di Ancona e Inter negli anni ’90 ma anche a Verona nel 87-88 prima di venire alla Jesina in serie C2 assieme a Corrado Micheloni, con allenatore Antonio Luzii sotto la presidenza di Gianni Cerioni), originaria di Roma ma da anni ormai adottata dalla città della carta e dalla Marche.

Preparata da Julieta Cantaluppi e Kristina Ghiurova, la fabrianese è in nazionale dal 2014 e vanta già ben 45 metalli preziosi, conquistati in meno di 10 anni fra gare nazionali e internazionali e una partecipazione a Rio 2016, dove ha sfiorato il podio.

Gianmarco Tamberi e Fabio Luna

«Un’altra grande gioia per la nostra regione, quella regalata da Martina e compagne, che si somma ai successi di Tamberi e Volpi – ha commentato il numero uno del CONI regionale, Fabio Luna – Questa prestazione attesta l’alto livello della scuola fabrianese, un’eccellenza che tutto il mondo riconosce. Lo conferma anche il sesto posto di Milena Baldassarri nella gara individuale. Prima di lei, nessun’altra ginnasta italiana così in alto».

La performance della ritmica a squadre è, secondo Luna, una dimostrazione della grandezza dell’Italia non solo a livello sportivo: «Ancora una volta l’Italia ha dimostrato di sapersi unire nei momenti difficili e il team azzurro ha espresso bene la voglia di ripartenza di tutti i cittadini. Per quasi due anni siamo stati inondati di messaggi e immagini negativi ma, da settimane, grazie allo sport il pubblico si è riappropriato di energie, sogni e valori. Vorrei che questa edizione fosse ricordata non solo per il record delle medaglie conquistate – prosegue Luna – ma anche per l’affermazione dello sport al femminile in discipline come pugilato, canottaggio e sollevamento pesi e per il ruolo delle famiglie nella crescita dei singoli atleti».

Con un contributo significativo al medagliere italiano, le Marche riscontrano un bilancio sicuramente positivo alla chiusura di Giochi: «Un risultato che avvalora il livello dello sport di matrice marchigiana, il cui merito è dei dirigenti. Voglio ringraziarli uno ad uno, senza dimenticare preparatori, tecnici, medici, e ovviamente gli atleti, a tutti loro vanno la mia ammirazione e riconoscenza» ha concluso Luna.

La delegazione marchigiana ai Giochi olimpici di Tokyo 2020 era composta da 29 elementi fra atleti (16), preparatori (3), tecnici (7), dirigenti (1), medici (1), giornalisti (1).

(Redazione)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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