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Calcio

ECCELLENZA / “Vigor è sempre una parola magica per Senigallia”

Il vice-presidente e coordinatore delle giovanili Rino Frulla, storico vigorino, tra entusiasmo per i risultati e legittime preoccupazioni per la pandemia

SENIGALLIA, 25 Gennaio 2022“La Vigor è una parola magica a Senigallia”: lo storico coordinatore del settore giovanile della Vigorina, nonché vice-presidente della Vigor, Rino Frulla, fa il punto della situazione in casa rossoblù a pochi giorni – questo è quello che sperano tutti – dalla ripresa dei tornei della prima squadra e giovanili.

Il momento è difficile per tutti a causa della pandemia ma ci sono anche tante notizie positive: “ricordo con passione gli anni ’80, quando la Vigor era ai fasti della sua storia evidenziaPoi varie vicissitudini. Ora, il pubblico ha ricominciato a seguirci in massa, vedo lo stesso amore per il calcio che si è sempre respirato in città. Vigor è una parola magica per Senigallia, inutile negarlo”.

Nonostante il periodo storico, sono ben 440 i tesserati del settore giovanile: “non è facile, lo ammetto. L’annata che stiamo vivendo è strana, gli stop e le nuove normative ci obbligano a mantenere l’attenzione altissimacontinua il dirigenteNoi applichiamo al mille per cento i nuovi regolamenti. Contiamo 440 iscrizioni al settore giovanile ma circa 150 ragazzi non possono al momento frequentare il campo sportivo.
Tra casi positivi, quarantene e atleti negativizzati ma senza visita medica, ci alleniamo a ranghi ridotti.

A febbraio, quando ripartiranno i campionati giovanili, speriamo che la situazione migliori. Il problema principale è che le strutture sanitarie sono colme di appuntamenti, le famiglie non riescono a prenotare con rapidità la visita medica per i propri figli che hanno contratto il virus e, come da protocollo Return To Play, ora devono effettuare nuovamente la visita medica dopo 7 giorni dall’esito del tampone negativo.

Siamo ancora in attesa di capire quanti ragazzi non potranno più accedere al campo per l’introduzione del Super Green Pass, credo e spero pochi. L’intero staff tecnico si è vaccinato, da questo punto di vista siamo a cavallo”.

“Vedere dieci giocatori su undici titolari in prima squadra cresciuti nel settore giovanile (in Vigor-Gallo del 6 gennaio, ndr) ci riempie di orgoglioprosegue il coordinatorePer chi come me segue il settore giovanile da così tanti anni e li ha visti crescere è un qualcosa di inspiegabile. Alcuni sono passati di qui, per poi fare esperienze in realtà professionistiche, ora sono tornati e stanno contribuendo a qualcosa di bello. Se me lo avessero detto 5 anni fa, ci avrei creduto poco. Il matrimonio con il presidente Franco Federiconi e i suoi collaboratori è nato un po’ per caso, nessuno poteva pensare che potessero arrivare così tante soddisfazioni in poco tempo. Chi segue tutti i giorni la prima squadra è felice, chi come me segue a stretto contatto il settore giovanile idem. Ognuno ha i suoi compiti ma chiunque rema dalla stessa parte. E speriamo che la prima squadra…”.

Frulla si ferma e non dice altro, ma quella parola, serie D, anche senza pronunciarla, è sulla bocca di tutti i tifosi che sognano una Vigor di nuovo in un torneo nazionale, dove manca ormai da ben 18 anni.

Andrea Pongetti

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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