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Motociclismo

MOTOCICLISMO / Il senigalliese Simone Saltarelli al Mondiale Endurance

Correrà le 24 ore a Le Mans, Spa-Francorchamps e al Bol d’Or

SENIGALLIA, 27 Gennaio 2022 – Sarà al via del Mondiale Endurance, e sarà l’unico marchigiano, il pilota senigalliese Simone Saltarelli.

Saltarelli, 36 anni, uno dei piloti più esperti del motorismo nazionale, sarà al via in tre autentici monumenti delle corse di durata.

Ventiquattro ore di Le Mans, di Spa-Francorchamps e del Bol d’Or a Le Castellet: quando si pensa a questi nomi, alla mente torna il motorismo leggendario, fatto di gare che sembrano interminabili, rivolte a piloti disposti non soltanto ad andare veloci, ma anche a resistere in condizioni non di rado impervie.

Un onore per l’esperto pilota, partecipante anche al circuito italiano National Trophy: nell’Endurance gareggerà infatti col team francese 33 Louit April assieme al connazionale Christian Gamarino e al transalpino Ludovic Rizza.

Saltarelli, se l’aspettava?
“Diciamo che ci speravo, perché lo scorso anno disputai con lo stesso team una delle prove, il Bol d’Or, assieme a Gamarino e a Luca Vitali: partivamo dalla quinta posizione delle prove e poi vi fu una bella gara, ma la caduta di Vitali ci rallentò. Fummo costretti ad andare avanti in due, davvero troppo penalizzante in una gara di 24 ore. Logico, questa possibilità mi riempie d’orgoglio”.

Cosa cambia rispetto ai normali Gran Premi?
“È un altro mondo: si gareggia in tre e la gara dura 24 ore, ma non si deve pensare che per questo qua si vada piano, anche perché tra gli iscritti ci sono fior di campioni e case come la Kawasaki e la Dunlop, che forniranno moto e gomme al nostro team: il livello è altissimo”.

Imprevisti?
“Possono essercene tanti, ci siamo accorti lo scorso anno con la caduta di Vitali, ma non solo: non dobbiamo dimenticare che si gareggia pure di notte. Lo scorso anno a Le Castellet tra le 2 e le 6 del mattino oltre al buio e agli avversari abbiamo dovuto confrontarci anche con la pioggia”.

Eppure, il fascino di queste gare è enorme.
“Sì, per me quella dello scorso anno è stata una grande esperienza, sebbene non conoscessi il team. Continuerò a correre nel National Trophy, le cui prove in un caso si sovrapporranno al mondiale Endurance, tanto che in quella data dovremo fare una scelta. L’Endurance mi attrae, anche in ottica futura: non sono più giovanissimo, lo so, ma nemmeno vecchio ed ho ancora una gran voglia di correre. E poi, gareggiare in certi Paesi è stupendo: alla 24 ore del Bol d’Or lo scorso anno nonostante le limitazioni per il covid c’erano 60.000 persone”.

Obiettivi?
“Come dicevo le variabili sono davvero troppe per fare pronostici, ma il mio team non si nasconde: puntiamo a vincere”.

La prova di debutto sarà la 24 ore di Le Mans ad aprile: quindi, a giugno, si gareggerà a Spa-Francorchamps in Belgio e a settembre di nuovo in Francia, col Bol d’Or a Le Castellet.

Andrea Pongetti

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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