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Calcio

CALCIO ECCELLENZA / La Vigor Senigallia si avvicina al centenario

Nonostante la pandemia, si punta a celebrare degnamente l’evento: è nato un Comitato organizzatore

SENIGALLIA, 1° marzo 2021 In campo per ora non si può tornare, le feste pubbliche di un tempo paiono ancora lontane da venire, ma il centenario di una società non è un traguardo che si raggiunge con facilità e per questo a Senigallia è attivo un Comitato che sta predisponendo una adeguata celebrazione dei 100 anni della Vigor Senigallia, che cadono proprio nel 2021.

Una dozzina di persone, legate da vicende lavorative, ma soprattutto affettive ai gloriosi colori rossoblù, si è attivata per un evento che se la pandemia lo permetterà si svolgerà in estate in una piazza pubblica.

Nel frattempo Giorgio Marcellini, ex dirigente accompagnatore rossoblù ma soprattutto storico tifoso, già da alcuni giorni sta pubblicando foto e ricordi sulla pagina facebook “A tutta Vigor Rossoblù” invitando anche chiunque ne sia in possesso di girare via mail (giorgiomarcellini@gmail.com) al suo indirizzo foto e testimonianze su 100 anni di storia rossoblù.

L’obiettivo è festeggiare degnamente come già avvenuto per i 90 anni: al centro del centenario ci saranno gli spareggi storici della Vigor e i loro protagonisti.

Vigor Senigallia 1969

6 momenti indimenticabili di un secolo di vita: si parte da quello del 1969 per salire in serie D, addirittura in tre partite (casa, fuori e – con un successo a testa – al Dorico di Ancona) contro la Sangiorgese, deciso da una rete di Lavoratornovo, uno dei più grandi giocatori vigorini, arrivato fino alla B con la Sambenedettese.

Si continua con un altro spareggio per la D: a Fano, nel 1974, contro il Real Montecchio, deciso da un gol del fino a quel momento deludente centravanti Maraldi, entrato nel finale per una pura coincidenza.

È poi il momento del Diana di Osimo: è il 1980, la Vigor di mister Paolo Beni si impone ai rigori in un soffertissimo spareggio per la serie D contro il Corridonia, deciso da un penalty di Marco Alessandrini, fino pochi mesi fa allenatore del Fano, e dalle prodezze tra i pali del portiere falconarese Gioacchini nel suo unico anno in rossoblù.

Quindi uno spareggio perdente: quello di Modena per la C1 nel 1982 contro la Mestrina, deciso da un gol dello sconosciuto Zanotto: un momento amaro ma a suo modo storico, uno spartiacque, che quindi si è deciso di celebrare ugualmente.

Infine i due spareggi del 19 maggio, una data che evidentemente porta bene: nel 1991 la Vigor di Gianluca Fenucci, Fefi Goldoni, capitan Stefano Fattorini e dei bomber Stefano Pieri e Mauro Rossetti riconquista la D battendo al Roccheggiani di Falconara davanti a 5.000 spettatori l’Osimana di Piattella, Celletti, Rubini per 4-1, nonostante lo svantaggio iniziale firmato da una rete dell’ex serie A Damiano Morra.

Quello spareggio segnò una prima rinascita del calcio senigalliese: appena 6 anni prima infatti, nel 1985, la Vigor era stata una delle prime squadre escluse dai professionisti per problemi finanziari, dovendo abbandonare la serie C2 e ripartendo dalla serie D; ma soprattutto nel 1989 la società rossoblù era fallita durante il campionato di Promozione, poi comunque concluso con una miracolosa salvezza nello spareggio per evitare la Prima Categoria di Castelfidardo contro il Camerino, deciso solo dopo i supplementari dai gol di Ausili e del minorenne Giorgetti, poi giocatore di Bari e Lecce in serie A.

La rifondazione fu orchestrata dall’indimenticato Goffredo Bianchelli, già giocatore di Vigor e Jesina e anima della rinascita vigorina che solo due anni dopo il fallimento del marzo 1989, appunto a Falconara nel 1991, dalla Promozione riconsegnò la serie D a Senigallia (non esisteva ancora l’Eccellenza) con una rosa in buona parte composta da senigalliesi e un solo giocatore di fuori regione (il centrocampista Gabban) e soprattutto una società sana, di cui Bianchelli – a cui da 15 anni è intitolato lo stadio centrale – fu indubbiamente il perno.

Quindi il 19 maggio 2019: a Tolentino l’Atletico Ascoli è battuto 2-1 grazie a un gol di Morganti e la Vigor – nel frattempo diventata FC Vigor dopo il cambio di denominazione dell’FC Senigallia in seguito alla scomparsa della storica US Vigor – torna in Eccellenza.

Una storia lunga e gloriosa quella della Vigor, che iniziò la sua attività ufficiale nel 1921, ma che in realtà aveva disputato partite già l’anno precedente, essendo una componente di una Polisportiva fondata nel luglio 1920 alla palestra Vignoli di via Pisacane, ancora presente ed utilizzata.

Il primo presidente fu Arturo Medi, padre del celebre scienziato Enrico, a cui da tempo è intitolato il liceo scientifico di Senigallia.

Vigor Senigallia 1991

Una storia che continua con uno sguardo al futuro e alla ripresa del torneo, ma senza dimenticare un passato che ha segnato alcuni dei momenti più festosi e identitari della storia di Senigallia.

Nella foto della Vigor che battè 4-1 l’Osimana a Falconara nel 1991 ci sono: da sinistra in alto Gianluca Fenucci, Massimo “Klaus” Tinti, Stefano Pieri, Stefano Fattorini, Riccardo Pierdiluca, Michele Mezzanotte. In basso da sinistra Federico Gabban, Marco Maiolatesi, Mauro Rossetti, Stefano “Fefi” Goldoni, Roberto Carboni. Allenatore Sauro Bonetti.

 

Andrea Pongetti

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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