La squadra, impossibilitata ad utilizzare gli spogliatoi, costretta a fermarsi in attesa di tempi migliori. Le giovanili vanno avanti
SENIGALLIA, 5 novembre 2020 – La Vigor Senigallia si ferma.
Ci aveva provato, per un po’, la società rossoblù, a proseguire la stagione nonostante lo stop ai campionati regionali
Stadio Bianchelli Senigallia
di calcio fino almeno al 10 gennaio 2021 (anche se la Vigor già il 13 dicembre dovrebbe giocare il recupero della quarta giornata col Montefano, ma è difficile pensare che per quella data così vicina la pandemia abbia abbandonato la nostra regione).
Ora però anche la società senigalliese ha alzato bandiera bianca dopo aver provato a ripartire con allenamenti individuali al Bianchelli, in massima sicurezza.
Il vice-presidente Rino Frulla sottolinea infatti che il nuovo DPCM che ha inserito le Marche in zona gialla complica ulteriormente le cose impedendo l’utilizzo degli spogliatoi, rendendo di fatto impossibile il proseguo dell’attività della prima squadra, che, pur a forte impronta locale e con molti ragazzi provenienti dal settore giovanile, schiera anche atleti che provengono da città vicine: per loro, impossibilitati a utilizzare le docce, continuare ad allenarsi anche individualmente al Bianchelli sarebbe impossibile e dunque la Vigor si fermerà in attesa di tempi migliori.
Il nuovo Dpcm, spiegato in tv dal presidente del Giuseppe Conte nella serata di mercoledì 4, va in vigore venerdì 6 novembre e durerà, se non ne arriveranno altri a sostituirlo, fino al 3 dicembre.
D’intesa col preparatore atletico Massimo Massi, mister Aldo Clementi ha programmato un piano di lavoro che gli atleti della prima squadra dovranno svolgere individualmente a domicilio in preparazione alla partita di Montefano del 13 dicembre, che, al momento, da calendario, è confermata.
L’attività del settore giovanile invece continuerà finché sarà permessa, anche se è chiaro che, senza la possibilità di utilizzo degli spogliatoi, non tutti i ragazzi del settore (che vanta oltre 400 tesserati) decideranno di esserci.
Andrea Pongetti
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