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CICLISMO / La squadra della Fondazione Michele Scarponi tra i partecipanti del Giro-E

Il capitano della formazione sarà Simoni, compagno di squadra di Michele, per portare il messaggio del campione filottranese in tutta Italia

OSTRA, 30 settembre 2020 – Ci sarà anche la Fondazione Michele Scarponi ai nastri di partenza del Giro-E. Oggi, mercoledì 30 settembre, è stata presentata la bicicletta e la maglia del collettivo dal fratello del campione filottranese, Marco, presso la sede di Cicli Cingolani a Pianello di Ostra.

Erano presenti anche il presidente della Federazione Ciclistica Italiana delle Marche, Lino Secchi, il presidente regionale del Coni, Fabio Luna, l’ideatore del progetto Marche Outdoor della Regione, Alberto Mazzini, i titolari Francesco ed Amos Cingolani, un rappresentante della ditta d’abbigliamento sportivo Alka, gli ex ciclisti Giancarlo Polidori e Luca Panichi.

Il Giro-E è una corsa cicloturistica che si svolge in contemporanea al Giro d’Italia, esclusivamente con biciclette a pedalata assistita. Si parte sabato prossimo 4 ottobre con la tappa Caltanissetta-Agrigento. Si arriverà il 25 ottobre a Milano. L’unica tappa nelle Marche è quella del 14 ottobre, con partenza a Marotta-Mondolfo ed arrivo a Rimini.

«Si tratta – spiega Marco Scarponi, che è anche il presidente del Comitato Gran Ciclismo Jesi che ha il ct della Nazionale di calcio Roberto Mancini come presidente onorario – di una cicloturistica fatta per far provare le emozioni del Giro ai cicloamatori e per promuovere la bici elettrica, che sta rivoluzionando tutta la mobilità. Il nostro obbiettivo è riportare simbolicamente Michele sulle strade del Giro, la corsa che ha amato più di tutte ed ha sempre onorato alla grande. Abbiamo così deciso di investire su questa squadra, chiamando tutti i nostri amici della Fondazione, coinvolgendo 60 ciclisti da tutta Italia. La nostra partecipazione è un valore aggiunto per la manifestazione stessa, sia dal punto di vista commerciale che in quello morale, come già ce lo ha riconosciuto la Gazzetta dello Sport. Il nostro progetto è stato accolto e condiviso dal Coni, dalla Fci e dalla Regione Marche».

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Ogni giorno, 6 ciclisti della squadra percorreranno le strade d’Italia. Il capitano fisso della spedizione della Fondazione Michele Scarponi è Gilberto Simoni, ex-scalatore vincitore di due Giri d’Italia e compagno di squadra del campione filottranese alla Androni Giocattoli. Parteciperanno anche ciclisti conosciuti in regione come Paolo Alberati, Simone Stortoni, Andrea Torti, Rodolfo Massi, Giancarlo Polidori, Marco Capuozzo del Progetto Sicurezza, Claudia Cretti ed Alessandra D’Ettorre.

Cicli Cingolani ha fornito le biciclette Trek e sarà presente nella spedizione per l’assistenza tecnica, mentre la maglia ufficiale, celeste con banda rossa, è stata ideata dalla famiglia Scarponi e realizzata dalla ditta Alka. «Si ispira – spiega Marco Scarponi – alla prima maglia di Michele alla Pieralisi Jesi ed è molto vintage, con questa banda rossa con il suo nome, il messaggio principale che vogliamo trasmettere. Dietro c’è il cognome Scarponi con Frankie, e la frase di Michele “Inseguite un sogno, perché magari a volte il sogno si realizza”. Ci sono anche i loghi dell’Accpi (Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani) e del Gruppo Sportivo Scarponi».

Scarponi con la maglia di Campione d’Italia ai tempi della Pieralisi Jesi

Nella maglia sono presenti anche gli sponsor Acquaparco Verdeazzurro, Sidermec, Astana e Cicli Cingolani. I caschi saranno forniti dalla Kask Sport.

La partecipazione della Fondazione al Giro-E ha riscosso l’approvazione delle autorità. «Ringrazio Marco e la Fondazione Michele Scarponi – ha detto il presidente del Coni Marche Fabio Luna – per questa ulteriore iniziativa che stanno portando avanti. Quando ricordiamo il nome di Michele rappresentiamo i suoi valori. Il nostro presidente nazionale Malagò ha subito voluto autorizzare l’uso del marchio, è molto sensibile alle finalità della Fondazione. Sono emozionato a vedere lo stemma del Coni in questa maglia per l’iniziativa. C’è bisogno di trasmettere questi valori nel mondo dello sport».

«Ringrazio – ha aggiunto Lino Secchi, presidente regionale della Fci –  tutti coloro che collaborano per questa iniziativa. Il Giro d’Italia è importantissimo perché raggiunge momenti importanti dal punto di vista mediatico. Il Giro E, in particolare, coinvolge realtà locali e renderà protagonisti i territori. Ci sarà il coinvolgimento del pubblico, come avrebbe voluto Michele, il quale parlava sempre con tutti».

Un’altra foto di Michele Scarponi con la maglia della Pieralisi Jesi

«Per noi – ha spiegato Alberto Mazzini della Regione Marche – è un onore stare accanto alla Fondazione, in particolare per quanto riguarda la sicurezza stradale, portando avanti il ricordo di Michele, che era un ciclista straordinario. Una manifestazione come questa vuole rappresentare i territori, portando all’Italia intera una rappresentanza della Regione Marche. Due anni fa abbiamo iniziato il progetto Marche Outdoor, puntando sul turismo con il ciclismo. C’è tanto ancora da fare, siamo ancora al 20%. Nel giro di 2-3 anni riusciremo a diventare la migliore regione d’Italia. Dobbiamo dare un segnale agli operatori e agli amatori nel riprendere il via per fare queste attività. Le condizioni ci sono, nella massima sicurezza. Le Marche sono vive, ripartono e non hanno paura del Covid».

La partecipazione della Fondazione Michele Scarponi al Giro-E porta un grande messaggio di sensibilizzazione alla sicurezza stradale e a stili di vita salutari. «Il nostro slogan – ha concluso Marco Scarponi – è “La strada è di tutti” e lo stiamo applicando tutti. Come in questo periodo si mette la mascherina per proteggere le persone più fragili, sulla strada noi vogliamo la stessa cosa, “mettere la mascherina” a chi va più forte, perché la strada è dei ciclisti, dei bambini e degli anziani, occorre stare attenti».

«Sono onorato e contento – ha aggiunto Luca Panichi, collaboratore della Fondazione – perché portare il nome di Michele ha un senso ampio. E’ stato un campione ed ha trasmesso dei valori inestimabili. La nostra avventura al Giro-E sarà quella di farci testimoni di un ciclismo umanitario, che guarda oltre la prestazione e cerca di far capire che il ciclismo è qualità di vita e la bicicletta è uno strumento utile per cementare la vita comunitaria delle varie realtà. Lo stiamo verificando negli incontri continui con le amministrazioni comunali. In questo periodo post Covid stanno proliferando buone prassi in ogni parte d’Italia. Si tratta di fare rete, la Fondazione Michele Scarponi nel Giro E sarà da collante di tutte queste buone pratiche, favorendo una buona comunicazione autentica e trasparente. Avremo modo di trasmettere ancora di più i valori della Fondazione».

Giacomo Grasselli

giacomo.grasselli@qdmnotizie.it

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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