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Calcio

CALCIO / ‘Premio Renato Cesarini’ 2020: appuntamento rinnovato da ‘Seta’

Tante le presenze di big del mondo del calcio ai massimi livelli e tra questi Arrigo Sacchi, Ariedo Braida e Daniele Massaro

SENIGALLIA, 4 agosto 2020 – Quinta edizione del premio ‘Renato Cesarini’ ieri pomeriggio alla Rotonda di Senigallia.

La manifestazione ha avuto inizio con il talk-show ‘Il Milan degli Immortali e il Calcio di oggi’ e nell’occasione è stato assegnato un Premio Speciale alla squadra rossonera anni ’88-90, celebrata dalla Uefa come la più forte di tutti i tempi, e a riceverlo Arrigo Sacchi, allenatore di quel Milan, Ariedo Braida e Daniele Massaro.

scultura realizzata dal prof. Ippoliti

Il premio ‘Renato Cesarini’ che  viene assegnato al calciatore di serie A che ha realizzato il gol più in extremis di tutte le partite del campionato della stagione conclusasi domenica 2 agosto è stato consegnato dal presidente dott. Gabrio Filonzi, a pari merito a Dries Mertens (Napoli), Felipe Caicedo (Lazio) e Patrick Cutrone (Fiorentina).

Tanti i personaggi dello sport presenti tra i quali presidenti di società, manager, giornalisti sportivi, ex giocatori e ad altri big del mondo del calcio.

Negli anni passati, a partire dal 2016, hanno vinto il Premio Cesarini Eros Pisano (Hellas Verona), Paulo Dybala (Juventus), Cristián Zapata (Milan), Ciro Immobile (Lazio), Nicolò Barella (Cagliari), Daniel Ciofani (Frosinone).

Com’è nata l’idea di questo appuntamento di fine stagione?

A ricordarlo fu la giornalista Rai Federica Peluffo conduttrice della prima edizione quando, nell’introdurre la serata da ‘Seta’ a San Silvestro, specificò: “L’idea del premio è nata casualmente. Un giorno d’estate dirigendosi verso la trattoria Seta, Josè Altafini, Bini Floriano, Marco Cimarelli (proprietario della trattoria Seta), Evasio Santoni (giornalista del Il Messaggero), vedendo la targa in ricordo di Renato Cesarini, situata a qualche centinaio di metri da qui, luogo dove il calciatore è nato, e ricordando le gesta di Altafini che di gol negli ultimi minuti delle partite ne ha fatti a quantità, hanno deciso di avviare questo  importante appuntamento”.

Poi negli anni, per alcuni, la memoria è venuta meno e si è dato spazio ai propri convincimenti, appropriandosi di tutto, dimenticandosi troppo in fretta delle origini.

(e.s.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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