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SENIGALLIA / Tennis, il mito del Ponterosso: qui un pezzo di storia delle racchette italiane

Panatta vi vinse il primo torneo in carriera in una delle poche finali tutte italiane, ma vi giocò pure il numero uno al mondo Ilie Nastase

SENIGALLIA, 3 dicembre 2020 – Dove oggi ci sono degrado ed abbandono, un tempo ci furono campionissimi come Nicola Pietrangeli, Adriano Panatta, Giordano Maioli, Tonino Zugarelli, Ilie Nastase, Ion Tiriac, o, tra le donne, Helen Gourlay.

Brunetti – Panatta – Mulligan

Sono i campi da tennis del Ponterosso, sul lungomare di Senigallia, a pochi passi dalla Rotonda.

In questi giorni, sui social e non solo, gli anni d’oro del tennis senigalliese sono tornati argomento di discussione tra gli appassionati.

I recenti successi del tennis italiano, l’ultimo quello del baby Jannik Sinner nei giorni scorsi a Sofia, hanno fatto parlare i media di “rinascita del tennis azzurro”: e allora è inevitabile pensare al periodo d’oro della racchetta, gli anni settanta, a cui Senigallia diede un contributo fondamentale.

Panatta

Il Trofeo d’Argento, disputatosi dal 1965 al 1973 al Ponterosso, fu infatti uno dei più importanti internazionali del tempo: qui giocarono molti tra i big del tennis mondiale di allora, come i nomi sopra citati, ma qui soprattutto vinse il primo torneo Atp in carriera Adriano Panatta, che l’8 agosto 1971 batté in finale l’australiano naturalizzato italiano Martin Mulligan.

Fu una finale storica per almeno altri due motivi: non fu soltanto il primo torneo pro vinto da Panatta, ma pure il primo in assoluto vinto da un italiano dalla nascita del professionismo avvenuta soltanto pochi mesi prima; quella tra Panatta e Mulligan fu anche una delle poche, ancora oggi, finali tutte italiane della storia dell’Atp.

Per questi motivi, quella edizione è ancora ricordata anche a livello nazionale come uno dei momenti chiave del boom del tennis azzurro, che culminò col successo di Panatta agli Internazionali d’Italia e al Roland Garros, e della squadra azzurra, con Panatta in campo e Pietrangeli in panchina vincitrice nel 1976 della sua unica Coppa Davis.

Città di Senigallia’ – titoli giornali

Pietrangeli e Panatta, i due miti del tennis italiano erano stati avversari pure in campo: e la prima vittoria di Adriano, classe 1950, contro l’assai più esperto Nicola, classe 1933, avvenne proprio al Trofeo D’Argento, non nell’edizione del 1971 ma in quella del 1969, poi vinta a Martin Mulligan (Pietrangeli aveva vinto quella inaugurale del 1965): un altro curioso aneddoto legato a quel torneo.

Per ricordare la storica edizione del 1971, Andrea Bocchini, Valtero Bruscia e Attilio Girolimini stanno preparando un libro, da presentare a maggio 2021 agli Internazionali d’Italia, il cui attuale direttore, Sergio Palmieri, fu l’unico, da tennista, a disputare tutte le edizioni del torneo senigalliese, dal 1965 al 1973.

Chissà che il rinnovato interesse per il tennis in città non possa fornire lo smash giusto per recuperare lo storico impianto, che, dopo un progressivo declino e l’infausto passaggio dalla storica terra rossa al cemento, dal 2014, a causa dell’alluvione, è totalmente in abbandono, nonostante il Comune abbia acquisito la piena proprietà dell’area.

Andrea Pongetti

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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