Il vice-presidente rossoblù Rino Frulla allarga il discorso anche sulle giovanili: “il 90% continua a venire agli allenamenti”
SENIGALLIA, 2 dicembre 2020 – “Speriamo di riprendere presto, perché quello di quest’anno alla Vigor è davvero un gruppo di grande valore”.
A sottolinearlo è il vice-presidente e responsabile del settore giovanile della Vigor Senigallia, Rino Frulla: e se lo dice lui, che di squadre ne ha viste tante essendo in rossoblù praticamente da sempre, c’è da credergli.
Vigor Senigallia – Valdichienti
“Abbiamo voglia di ripartire – sottolinea Frulla – Siamo sicuri di aver costruito un’ottima squadra. In tanti anni in rossoblù ne ho visti di gruppi di valore, e quest’anno noto un gruppo affiatato, che crede nelle proprie possibilità.
Anche la dirigenza è compatta, compattissima. Aspettando buone notizie, ci sono tutti i presupposti per un’annata colma di soddisfazioni”.
Società in cui per il momento non rientrerà Stefano “Fefi” Goldoni, bandiera della Vigor da giocatore, che ha appena concluso la sua esperienza da vice di Marco Lelli all’Anconitana.
Con Frulla il discorso si allarga inevitabilmente anche al settore giovanile, fiore all’occhiello della Vigor: la Vigorina, dagli Allievi ai Piccoli Amici ha circa 400 tesserati, a cui vanno aggiunti quelli della Juniores e della Prima Squadra.
“Ci siamo adeguati come meglio potevamo. I ragazzi, inutile negarlo, sentono la mancanza della partita domenicale – ammette Frulla – Quantomeno le condizioni meteorologiche per ora ci stanno aiutando, specialmente per gli atleti più piccoli che solitamente si allenano in palestra.
Al campo sportivo delle Saline abbiamo esposto al coperto alcuni attaccapanni al di fuori degli spogliatoi in modo tale che i ragazzi possano comunque cambiarsi rapidamente alla fine dell’allenamento.
I genitori stanno mandando al campo i ragazzi, circa il 90% dei tesserati ha continuato a partecipare nonostante le nuove restrizioni”.
Insomma la voglia di Vigor, in città, è ancora tanta, come dimostrano pure i tanti post sui gruppi di tifosi, che continuano a chiedersi se davvero, se non a gennaio almeno a febbraio, si potrà ripartire.
Andrea Pongetti
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