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Ciclismo

MOUNTAIN BIKE / Quattro giri della 9 Fossi di Cingoli in 16 ore, l’impresa di Matteo Ciriaci

Il 25enne, residente a Santo Stefano, ha pedalato dalle 3 fino alle 20.30 di sabato scorso, per 7.078 metri di dislivello nei boschi e sentieri di Cingoli

CINGOLI, 20 luglio 2020 – Il Covid-19 ha reso necessario l’annullamento della 21^ edizione della 9 Fossi, ma non ha fermato la passione dei bikers del Gruppo Sportivo Avis Bike Club di Cingoli.

Il 25enne Matteo Ciriaci, infatti, sabato scorso 18 luglio si è reso protagonista di una vera e propria impresa, percorrendo per ben 4 volte il percorso della classica gara di mountain bike cingolana per 7.078 metri di dislivello, pedalando quasi ininterrottamente per oltre 16 ore.

L’impresa

Il giovane biker stava preparando da settimane questa sfida. L’idea iniziale era di percorrere ben 5 giri della 9 Fossi: dato che per terminare una tornata ci vogliono 49 km per 1.700 metri di dislivello, Matteo voleva raggiungere gli 8.500 metri complessivi in salita, pari alle vette più alte del mondo. La cima del K2 sull’Himalaya, seconda montagna mondiale dopo l’Everest, misura 8.611 metri.

La partenza della sfida

Matteo è partito dalla sua casa di Santo Stefano, a sud del comune di Cingoli, alle 2.39 del mattino di sabato 19 luglio, per raggiungere il tracciato della 9 Fossi con partenza da Viale Valentini. A fare compagnia al 25enne ci sono stati, a turno, diversi portacolori dell’Avis Bike di Cingoli, tra cui proprio il presidente Primo Ciattaglia, il quale ha aggiornato i cingolani sull’andamento della sfida. «Sebbene avessi l’obbiettivo di completare i 5 giri, – spiega Ciriaci – mi hanno consigliato di fermarmi al secondo giro e mezzo. Non ho voluto mollare, ma alla fine della terza tornata ho capito che non ce l’avrei fatta».

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Il seguito

Nel corso della giornata, il ciclista è stato assistito anche dai genitori Gianni e Tiziana Amantini, che gli hanno preparato diversi spuntini, tra cui una teglia intera di pizza rossa fatta in casa e consumata all’ultimo giro nel pit-stop sopra la Macchia delle Tassinete. Il collettivo dell’Avis Bike ha seguito e celebrato la sfida nei propri canali social. Persino chi scrive, uscito per una sgambata in bici come pausa tra un articolo e l’altro, ha incontrato Matteo in zona Crossodromo, per un breve tratto insieme di 2 km.

L’arrivo

I dati dell’impresa di Matteo

Alla fine, Ciriaci ha completato i 4 giri effettivi alle 20.30 dopo 16 ore, 21 minuti e 16 secondi, raggiungendo la sede del gruppo sportivo in Borgo Paolo Danti insieme al presidente Ciattaglia. I km totali sono stati 203,83 per 7.078 m di dislivello, quasi come la vetta del Himlung Himal in Nepal (7.126 m) e pari a quasi due volte e mezzo il Gran Sasso (2.912 m). «Sono soddisfatto al 120%, – commenta il 25enne – anche se forse, senza sentire i consigli dei miei colleghi, avrei tentato l’impresa di completare i 5 giri. Sinceramente non pensavo di suscitare tutto questo interesse, ne sono veramente contento».

Matteo si è già messo in evidenza negli ultimi 3 anni come uno dei biker più talentuosi dell’Avis Bike Club di Cingoli. Con questa impresa, senza precedenti, scrive per sempre il suo nome nella storia del ciclismo cingolano.

 

 

 

Giacomo Grasselli

giacomo.grasselli@qdmnotizie.it

©RIPRODUZIONE RISERVATA

 

 

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