L’ala 23enne montenegrina è il terzo tassello inserito dai cartai dopo il play Daniele Merletto e il centro Luca Garri
FABRIANO, 22 giugno 2020 – La Ristopro cala il tris di conferme con Todor Radonjic.
L’ala di origine montenegrina, formata cestisticamente in Italia alla Stella Azzurra Roma, si aggiunge a Daniele Merletto e Luca Garri nel nucleo del 2020/21 a disposizione di coach Lorenzo Pansa.
Il giocatore classe ’97, 196 cm per 90 kg, ha prodotto 10.8 punti e 7.5 rimbalzi nelle 24 partite disputate nella scorsa stagione a Fabriano risultando col 41% il miglior tiratore da 3 della squadra, di cui peraltro non rientrava nei piani estivi.
Radonjic, rimasto senza collocazione, arrivò nella città della carta il 5 settembre con un accordo quadrimestrale per sopperire all’infortunio alla spalla dell’allora capitano Nicolò Gatti.
L’inserimento fulmineo nei meccanismi e un rendimento che lo hanno reso su entrambi i lati del campo uno dei punti di forza di Fabriano spinsero la società ad estendergli il contratto fino a fine anno e contestualmente Gatti risolse l’accordo, con i gradi di capitano che passarono a Francesco Fratto.
Le qualità di Radonjic erano ben note a Pansa, che lo ebbe insieme a Garri in quella Tortona capace di vincere la Coppa Italia 2018 a Jesi.
Ricoprirà di nuovo il ruolo di “4” nello scacchiere fabrianese a fianco proprio del veterano pivot astigiano.
Dopo la stagione eccellente disputata con la Ristopro, Radonjic aveva catturato le attenzioni di vari club ma ha dato priorità alla permanenza a Fabriano, respingendo altre offerte sul tavolo.
Nella sua carriera anche esperienze in B con l’Alma Mater Stella Azzurra Roma e Chieti, mentre in A2 oltre alla maglia piemontese ha indossato quelle di Roseto e Siena.
Il mercato della Ristopro è in fermento e prosegue la trattativa con Roberto Marulli: il play-guardia classe ’91, reduce da cinque anni consecutivi in A2 con le maglie Roseto, Reggio Calabria, Trapani e Montegranaro, rimane la prima scelta per rinforzare il settore piccoli della squadra di Pansa.
Luca Ciappelloni
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foto di Marco Teatini