Centro Olimpico: una opportunità per i giovani per unire sport e sociale in uno dei templi del pongismo
SENIGALLIA, 8 Gennaio 2021 – Fare il servizio civile in uno dei templi del tennistavolo italiano, dove si è fatta letteralmente la storia della disciplina.
È la possibilità offerta dal Servizio Civile Nazionale e dal Tennistavolo Senigallia a tutti i ragazzi e ragazze tra i 18 e i 28 anni.
“Il tennistavolo come strumento di educazione ed aggregazione sociale” è infatti uno dei progetti appena aperti per il bando nazionale di servizio civile: riserverà 4 posti a giovani che svolgeranno il servizio al Centro Olimpico Tennistavolo, gestito dal Tennistavolo Senigallia.
Costruito a metà anni Ottanta il Centro Olimpico è uno dei pochi impianti riservati alla pratica del tennistavolo presenti in Italia: ha ospitato partite di serie A, incontri della Nazionale e allenamenti di preparazione alle Olimpiadi dei migliori giocatori del mondo, vincendo inoltre un premio come miglior impianto sportivo realizzato in Italia.
Il progetto segue il filone socio-sportivo degli anni precedenti, evolvendosi al tempo stesso in base all’esperienza acquisita ed assumendo una connotazione maggiormente sociale: è infatti già la quinta volta che il servizio civile può essere svolto al Centro Olimpico.
Il progetto è consultabile al link: https://www.focsiv.it/servizio-civile/progetti-scn-italia-2/programma-sport-e-integrazione-socilae/
Si basa su 25 ore settimanali trascorse a seguire tutte le attività del Centro Olimpico, sia quelle educative e sportive che quelle di socializzazione ed integrazione.
Da tempo il T.T. Senigallia “ha alzato lo sguardo dal solito orizzonte agonistico, spesso non inclusivo – spiega la storica società, campione d’Italia a squadre nel 1977 e 1979 – per aprirsi alla socialità attraverso un contenuto sportivo. D’altra parte è ormai riconosciuto universalmente che lo sport è un potente veicolo positivo che fa bene alla salute e alla mente e desideriamo proporlo nella sua dimensione universale”.
Le domande scadono l’8 febbraio, alle ore 14.
Andrea Pongetti
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