
Finisce 16-18. Fanesi, autore della meta del vantaggio: «C’è amarezza, volevamo fortemente questo primo successo»
JESI, 7 dicembre 2021 – La sua meta, messa a segno nella prima parte della ripresa, aveva permesso a Jesi di rimettere la testa avanti e di accarezzare l’idea della vittoria.
Un traguardo sfumato nel finale, davanti alla contro rimonta di Modena fino al 16-18 di chiusura. «C’è amarezza, perché volevamo fortemente questo primo successo ma proprio all’ultimo siamo stati recuperati. La nostra era stata una buona prestazione» commenta Enrico Maria Fanesi, apertura – centro del Rugby Jesi ’70 che la meta del momentaneo 13-10 per i Leoni di casa l’aveva firmata.
«Una marcatura che ha premiato la pressione che avevamo messo sull’avversario– dice Fanesi – ho visto uno spiraglio libero e ho provato, ho intercettato il pallone ed è andata bene. Una bella soddisfazione, punti importanti per la squadra, anche se non sono stati sufficienti per la prima vittoria. Ne avevamo una gran voglia».
Botta e risposta su calcio piazzato e meta ospite per il 3-10 del primo tempo.
Poi la risalita jesina e il 16-13 al momento di affacciarsi sugli ultimi minuti di gara, ribaltato da un’ultima meta, non trasformata, degli emiliani – per buona parte di partita con un uomo in meno- in extremis: l’altalena contro Modena lascia a Jesi qualche rimpianto e un solo punto in classifica. «C’era e c’è– dice Fanesi- voglia di riscatto dopo le sconfitte, in particolare quella molto pesante di Parma. Stiamo man mano riprendendo e non è facile, dopo due anni di pandemia in cui abbiamo quasi sempre fatto solo lavoro fisico senza mai confrontarci con l’avversario. Ma il rugby è la nostra passione e siamo qui a lavorare al meglio per recuperare».
Nel prossimo turno, domenica 12 dicembre, trasferta sul campo del Florentia Rugby, terza forza della classifica.
(redazione)
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