Prima giornata a Pesaro per l’ultima tappa di World Cup, qualche errore di troppo macchia la prestazione dell’atleta della Faber Ginnastica Fabriano
FABRIANO, 28 maggio 2021 – Ultima tappa di world cup, con le migliori ginnaste del mondo accolte dalla Vitifrigo Arena di Pesaro per la prima giornata che ha visto Sofia Raffaeli scendere in pedana con cerchio e palla.
Tra le prime a scendere in pedana l’israeliana Linoy Ashram che ha messo subito in chiaro le sue ambizioni, piazzando un impressionante 27.050 al cerchio.
Gruppo B per Sofia Raffaeli (insieme alla compagna di squadra Alexandra Agiurgiuculese, per lei 25.150 alla palla), in pedana con la palla accompagnata dalle musiche di Danny Elfman. Buon esercizio, ma purtroppo una perdita ha penalizzato il risultato finale della giovane atleta di Chiaravalle. Per l’azzurra della Faber Ginnastica Fabriano 23.450 punti.
Rientrata in pedana con il cerchio la Raffaeli ha subito cercato di recuperare il terreno perso con il primo attrezzo. Determinata come sempre la giovanissima atleta marchigiana ha però pagato una perdita, che ha fissato il punteggio finale a 24.100.
Anche per Alexandra Agiurgiuculese una prova macchiata dalla perdita dell’attrezzo. Alexandra è stata costretta ad utilizzare il cerchio di riserva dopo un brutto lancio che ha visto l’attrezzo volare fuori dai limiti della pedana. Per la portacolori dell’Udinese 22.100 punti.
Sfumano per le due atlete italiane le finali di attrezzo. Per Sofia nono posto al cerchio e diciannovesimo alla palla. Nella classifica all around Sofia chiude nona con 47.550 punti, più attardata la Agiurgiuculese che chiude quattordicesima con 47.250.
Il podio all around
Dominatrici della prima giornata le gemelle russe Dina ed Arina Averina. Dina dominitrice dell’All Around con la sorella subito dietro. Le gemelle si dividono anche le classifiche di attrezzo, Dina domina nel cerchio ed Arina nella palla.
Terza all around e nelle classifiche di attrezzo l’israeliana Ashram.
Domani mattina seconda giornata di gare, in pedana tutte le atlete con nastro e clavette.
Saverio Spadavecchia
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