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Eccellenza / Jesina, mister Strappini: «saremo all’altezza. Ai tifosi dico di stare sereni»

Ripresa la nuova stagione della Jesina. Il tecnico Simone Strappini, chiamato a guidare i leoncelli, è pronto per la sua prima importante avventura

JESI, 30 luglio 2023 – Iniziata ufficialmente la nuova stagione della Jesina con la prima sgambatura al “Cardinaletti” di mercoledì scorso 26 luglio.

Da lunedì 31 invece, inizierà la preparazione vera e propria, a ranghi completi.

Con un mercato ancora aperto ed una tifoseria non certo soddisfatta, che si è espressa con due striscioni eloquenti, “il tempo sta finendo….la nostra pazienza pure” e “questa è la Jesina, non è una barzelletta”, abbiamo incontrato il nuovo tecnico Simone Strappini, promosso dalla Juniores alla prima squadra nella prima vera importante stagione da tecnico.

Dopo tre anni di gavetta nel settore giovanile leoncello, alcuni anni in Promozione con la Passatempese ed uno in 1a categoria con la Filottranese, oltre ad una vita trascorsa sui campi di calcio con un’esperienza anche alla Jesina in D nella stagione 2013/14, ‘Simo’ Strappini è pronto per l’inizio della sua una nuova avventura.

Simone, innanzitutto, cosa hai provato quando la società ti ha proposta la panchina della prima squadra?

«Diciamo che parte tutto da lontano. Nello scorso torneo infatti, quando mio fratello Marco a fine marzo aveva deciso di staccare, la società mi aveva già chiesto di prendere la squadra. In quel momento però, ritenevo che subentrare non fosse giusto. Poi, per altre vicissitudini, mi sono ritrovato in panchina per l’ultima gara di campionato, con una Jesina composta da tanti ragazzi, ben quattordici fuoriquota. Al termine del torneo il presidente e la società, che hanno riposto grande fiducia in me, mi hanno proposto la prima squadra. Ora la situazione è del tutto nuova, con una rosa rivoluzionata. Con la società abbiamo intrapreso un percorso diverso, senza proclami, lavorando con un basso profilo che non significa lavorare male o non fare le cose perbene, anzi. Vogliamo fare grandi cose con i giovani del posto. Il mio compito, è quello di far rendere al massimo questo organico. Saremo pronti a giocarcela e lottare con tutti. Speriamo che i giovani mi seguano e diventino grandi in fretta».

Quali sono le tue prime impressioni dopo questa prima ‘tre giorni’ al “Cardinaletti”?

«In questi tre giorni, posso dire di aver trovato ragazzi estremamente motivati, che stanno seguendo pienamente me e lo staff. Più di così non posso chiedere. Voglio vedere poi dei riscontri nelle amichevoli. I ragazzi dovranno stare sul pezzo per tutto l’anno, con una giusta mentalità. Non voglio vedere alti e bassi».

Con una rosa ancora da completare in quale zona del campo pensi siano necessari interventi più urgenti ed importanti?

«Penso che tutto parta dalla difesa. Vorrei vedere una difesa forte, cosa che ritengo più importante. Viceversa, una retroguardia fragile non aiuta. Le grandi squadre si costruiscono sempre dalla difesa. Penso che in una categoria, che negli ultimi anni ha visto tanti buoni attaccanti, ma mai uno da 20 gol a stagione, avere una buona retroguardia sia un punto di partenza molto importante».

Il livello si è alzato ancora, con società intervenute pesantemente sul mercato con acquisti di grande spessore, sei d’accordo?

«Credo che il livello si sia alzato, ma non come molti credono. È vero che si sono mossi tanti giocatori, ma molti movimenti sono stati effettuati da una squadra all’altra, nell’ambito dello stesso campionato. Sono pochi invece, i giocatori scesi effettivamente dalla D».

Con Marco, tuo fratello ed ex allenatore della Jesina ti sentirai spesso, che consigli ti da?

«Con Marco ci sentiamo sempre e ci confrontiamo su tutto. Lui sa che la situazione attuale è completamente diversa da quella vissuta da lui. Siamo comunque molto diversi, ognuno con un suo modo di lavorare e di intendere il calcio. Proprio per questo così, siamo molto complementari. Direi che non ci sono consigli particolari».

Cosa ti senti di dire, ad oggi, ad una tifoseria che ha già espresso il proprio dissenso per l’operato della società?

«L’unica cosa che posso dire ai tifosi, è che saremo all’altezza. A loro dico di non preoccuparsi e di stare tranquilli. Cercheremo di giocarcela con tutti. Spero anche che possano arrivare altri 2/3 giocatori che possano fare al caso nostro. L’importante, come sempre, è che siano funzionali. Sono molto sereno anche grazie al mio staff, composto da persone straordinarie e molto competenti, come Mirco Montecchiesi, collaboratore tecnico, Alessandro Gambella, preparatore atletico e Andrea Di Blasio, preparatore dei portieri. Con loro posso stare tranquillo».

©riproduzione riservata

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