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Basket serie B / A Jesi i Blacks Faenza del team manager Rodolfo Rombaldoni

Rombaldoni ha giocato con la maglia della Sicc Bpa in A1. “A Jesi mi sono trovato bene, sono contento di tornare al PalaTriccoli”

JESI, 3 novembre 2022 – Domenica 6 novembre, altra sfida, altro personaggio amarcord per il basket jesino.

Al PalaTriccoli arrivano i Blacks Faenza di Rodolfo Rombaldoni attuale Team Manager dei Blacks nonché ex cestista della Nazionale Italiana protagonista dell’argento dei giochi olimpici di Atene  2004. 

Nella sua lunga carriera ha militato anche nell’Aurora Jesi, targata Sicc Ccine Componibili Bpa, in serie A1 del quale conserva tutt’ora un ottimo ricordo. 

Rodolfo Rombaldoni, team manager

Rodolfo Rombaldoni, da cestista professionista a team manager. Come si vede in questo nuovo ruolo?

“È un tipo di lavoro completamente diverso. Ora fisicamente sono decisamente più riposato ma dall’altra parte sono molto più impegnato a livello mentale. Il mio è praticamente tutto un lavoro di organizzazione, programmazione, anticipare tutto ciò che può succedersi ecc. Ma anche questo ruolo mi piace perché rimango lo stesso a contatto con l’ambiente del basket dove praticamente ho sempre vissuto. Il clima dove opero è sempre quello sportivo ed è bello.”

Da questa stagione sportiva, è approdato a Faenza. Squadra dal roster competitivo, attualmente al secondo posto in classifica con quattro vittorie e una sola sconfitta. L’ultimo match, vinto con buono scarto contro i Tigers Romagna 83-58. Direi sia un inizio più che soddisfacente, che ne pensa?

“Sì, la squadra sta dimostrando di avere solidità. Sta cercando anche di essere sempre costante per tutti i quaranta minuti della partita. Anche se non sempre si riesce ci sono lo stesso segnali positivi. Nei momenti critici siamo riusciti a venirne fuori e questo atteggiamento è indubbiamente buono. Ora pensiamo a lavorare di più sulla costanza.”

Nella sua lunga carriera, ha militato anche nell’Aurora  Basket nel 2004 seppur solo nel girone di andata per poi passare alla Fortitudo Bologna al girone di ritorno. Come era il Rombaloni di allora?

“In quel periodo mi ritrovavo all’apice della mia carriera. Avevo un mix tra esperienza e freschezza fisica. Mi ero trovato molto bene a Jesi, ho passato comunque un bel periodo, lo ricordo ancora oggi con affetto. È vero che poi le cose sono andate in un certo modo ma per quanto mi riguarda, fintanto che sono stato lì, mi sono trovato bene, nulla da dire. Anzi, sono contento domenica di tornare al PalaTriccoli.”

Rombaldoni

Continuando a sfogliare l’album dei ricordi, le Olimpiadi di Atene sono state certamente  una parentesi felice. Far parte della Nazionale e partecipare ad un evento del genere è un’esperienza unica. Oltretutto al fianco di giocatori tutt’ora protagonisti dell’italbasket come Gianmarco Pozzecco (attuale commissario tecnico della nazionale  italiana). Che tipo di gruppo squadra eravate?

“Le Olimpiadi sono un’esperienza unica in quanto ti vedi i migliori atleti di tutto il mondo radunati lì. Riesci a toccare con mano la qualità dei giocatori di qualsiasi nazionalità. Un’occasione di confronto indescrivibile. Per quanto riguarda i miei ex compagni  di avventura, eravamo un bel gruppo. Si rideva e scherzava parecchio, è vero che ora quello più in vista è Pozzecco, ma assicuro che anche gli altri si facevano distinguere. Il fatto che si era instaurato un bel feeling ha fatto la differenza anche sul campo. Non c’era una prima donna o qualcuno che volesse primeggiare sugli  altri, eravamo tutti abbastanza umili.”

Tornando ora al presente che idea si è fatto dell’Academy Jesi il prossimo avversario?

“Sto tutt’ora prendendo informazioni  a riguardo. È una squadra posso dire  costruita molto bene a cominciare  dal play Daniele Merletto  ad esempio. E non ultimo, allenata da un signor allenatore quale è Marcello Ghizzinardi. Questi fattori non ci intimoriscono di certo ma allo steso tempo siamo consapevoli che sarà un bel test. Riuscire a fare una bella prestazione a Jesi  confermerebbe che la strada intrapresa sia quella giusta.”

Quali sono i punti di forza dei Blacks che potrebbero fare la differenza in campo?

“Il roster  è composto principalmente dal blocco dello scorso anno oltre a delle new entry. Il gioco del coach è improntato principalmente sulla difesa: innanzitutto difendere bene per poi rilanciarsi all’attacco. Queste sono le nostre parole d’ordine e sulle quali intendiamo porre le basi di questa stagione.”

Quali hobby o passioni coltiva oltre la pallacanestro?

“Amo andare in moto o in mountain bike nel tempo libero. Ma anche dedicarmi al modellismo e ai lavori fai da te come il bricolage. Mi piace molto anche cucinare, soprattutto i secondi piatti di carne. Altri sport oltre il basket non ne seguo.”

©riproduzione riservata

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