JESI, 6 maggio 2019 – Il campionato è appena terminato, ma in casa Jesina è già tempo di guardare al futuro prossimo.

Mosconi – Ciampelli
Il messaggio arrivato dai tifosi leoncelli è forte e chiaro: “Primo obbiettivo Jesina, Ciampelli in panchina”.
Il tecnico umbro si è guadagnato sul campo la stima del pubblico, con risultati e buona qualità di gioco, ed ora la sua conferma viene vista come la cartina di tornasole per misurare le ambizioni della società.
Ciampelli fino ad ora è rimasto guardingo, ma dei segnali li ha lanciati, e le quotazioni rispetto ad una sua permanenza sembrano in ribasso.
Ripartire dal gruppo che ha ottenuto l’ottavo posto per disputare un torneo con lo sguardo vicino al vertice, è una richiesta legittima che per giunta scalda il cuore degli appassionati, ma che potrebbe non coincidere con l’attuale realtà societaria.
Il presidente Mosconi andrà avanti, con o senza gli aiuti finora solo auspicati e non concretizzati.
Apprezzabile la tenacia con cui si è gettato nell’avventura, come pure gli sforzi per creare una struttura efficiente.
Da questo punto di vista, Maurizio Gagliardini, ora al Portorecanati ma in precedenza a Macerata e Pesaro, è in attesa di un ok per iniziare il lavoro da Direttore Sportivo.
Però, far di conto con le banconote disponibili è un esercizio fastidioso ma necessario.
Gli errori iniziali e la conseguente ferrea volontà di rimediare, hanno portato ad un esborso economico maggiore rispetto a quanto preventivato.
Le vecchie pendenze sono state saldate. Inoltre, se si vuole seguire una visione lungimirante, bisognerà investire nel settore giovanile, per risolvere i problemi di sempre legati alle strutture e non solo.
Insomma, senza nuovi innesti economici sostanziosi, scongiurando scelte avventurose che puntualmente si rivelano nefaste, appare difficile inseguire i sogni di gloria paventati da Ciampelli, e l’affatto dei tifosi, seppur umanamente gradito, potrebbe non esser sufficiente per un suo ripensamento.
I prossimi giorni saranno decisivi per far chiarezza, con la speranza di poter finalmente trascorrere un’estate calcistica se non esaltante, almeno serena, in cui si parli esclusivamente di programmi e di quel “mercato” che ci piace tanto, con o senza Ciampelli.
Perché gli allenatori vanno e vengono, la Jesina resta.
Marco Pigliapoco
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