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Calcio

JESINA / Guardia di Finanza: ridimensionata la vicenda ‘cartellino giallo’

La vicenda risale al luglio 2019. Nel febbraio 2020 il club leoncello e l’avv. Polita a suo tempo presidente avevano presentato ricorso

JESI, 14 aprile 2021 – E’ stata resa nota nella giornata odierna la decisione della Commissione Tributaria provinciale di Ancona circa il ricorso presentato dalla Jesina calcio.

l’avv. Polita e il presidente Chiariotti

Nella comunicazione del dispositivo della sentenza si legge che “la commissione, in parziale accoglimento del ricorso, riconosce i costi sostenuti per atleti, tecnici e dirigenti, nella misura del 70% di quelli disconosciuti e recuperati a reddito con l’avviso impugnato.”

Come si ricorderà la Jesina tramite il proprio legale avv. Sperduti, e l’avv. Polita, nel periodo di contestazione presidente del club leoncello, avevano presentato ricorso dopo l’accertamento e l’indagine della Guardia di Finanza denominato ‘cartellino giallo’ conclusosi nel luglio 2019.

Le Fiamme gialle avevano scoperto e denunciato un complesso sistema di frode da parte della società calcistica Jesina attraverso la fittizia corresponsione di compensi sportivi e la contestuale annotazione in contabilità di elementi passivi indeducibili per oltre 2 milioni di euro. 

Il ricorso era stato presentato dopo due avvisi di accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate, al quale la Guardia di Finanza, come vuole la legge sul piano operativo aveva rimesso gli atti, essendo l’Agenzia delle Entrate l’espressione tecnico giuridica di quanto la Guardia di Finanza ha accertato, uno alla Jesina calcio e l’altro personalmente a Polita come presidente pro tempore.

Dalla sentenza odierna il clamore del luglio 2019 viene in larghissima parte ridimensionato.

(e.s.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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