Dalle prime sfide degli anni Venti del Novecento, agli epici incontri in stadi stracolmi degli anni Ottanta, tra rossoblù e biancorossi non è mai stato un derby banale: riviviamone storie e personaggi
SENIGALLIA, 24 Settembre 2024 – Meno cinque a Vigor Senigallia-Ancona, derby che ritorna domenica 29 alle 15 a pochi giorni di distanza dal successo di Coppa dei vigorini, che davanti ai 2.400 del Bianchelli il 1° settembre eliminarono i dorici, rimontando da 0-2 e vincendo, dopo il 2-2 al 90′, per 7-6 ai calci di rigore: successo che è valso la qualificazione ai trentaduesimi contro la Sambenedettese.
Vigor-Ancona non è mai una partita come le altre anche se si è soltanto alla quarta giornata di andata e non solo perché con 7 e 6 punti entrambe occupano i piani alti della classifica.
Due città separate da appena 25 chilometri e a lungo da svariate categorie, con l’Ancona che ha giocato pure in A e in B e la Vigor costretta ad Eccellenza e Promozione per ben 18 anni consecutivi, tra il 2004 e il 2022, prima che le ripartenze obbligate dai dorici dal basso e la risalita sul campo dei rossoblù dall’altro permettessero di riproporre un derby che ha fatto la storia del calcio marchigiano.
Sono infatti tanti i precedenti tra Vigor e Ancona, che si affrontarono per la prima volta già nel 1921-22, nell’allora Prima Divisione (l’anticamera della futura serie A nata nel 1929) con i dorici che vinsero sia in casa che fuori (non ancora al Bianchelli, che sarebbe stato costruito soltanto nel 1933, ma comunque a pochi metri di distanza dall’attuale stadio perché la zona di piazza d’Armi, ora Parco della Pace, è sempre stata la casa del football senigalliese).
Nel 1932 invece, con le due squadre in diverse categorie, un gol in extremis del senigalliese Vittorio Joppolo, simbolo della Vigor degli inizi, su assist del campione della Juventus Renato Cesarini, nato a Senigallia e già famoso per i suoi gol nei minuti finali, fece traballare – come si scrisse allora – le tribune di legno del vecchio campo sportivo per l‘esultanza dei supporters vigorini per il successo in amichevole sui cugini.
Un gol dello storico bomber dell’Anconitana Fiorini permise invece ai dorici di violare il Bianchelli, allora semplicemente Comunale, nel 1953, in IV Serie, praticamente l’attuale serie D, ma al Dorico finì invece 0-0 grazie alle parate straordinarie di Enzo Matteucci, 19 anni, portiere della Vigor ma anconetano di nascita: Matteucci esplose proprio alla Vigor e qualche anno dopo divenne portiere dell’Inter di Moratti (Angelo, padre di Massimo): un grande portiere che ebbe una carriera superlativa in serie A ma che morì per una malattia a soli 59 anni nel 1992.
Nel 1953-54 altri derby in IV Serie: 1-1 a Senigallia, mentre al Dorico l’Ancona ne fece 7 (a 3) e segnò pure (per la Vigor) Natalino Miserocchi, che giocò con entrambe le maglie lasciando un ricordo indelebile sia nel capoluogo che sulla Spiaggia di Velluto.
In vantaggio 3-0, la Vigor perse clamorosamente 5-3 in casa nel 1955-56 ed anche al Dorico 1-0 per il gol di Gratton.
Lo stesso Gratton decise per l’Anconitana la sfida di Senigallia nel 1956-57 mentre ad Ancona la squadra di casa vinse 5-0 con Miserocchi che stavolta segnò per i dorici il gol dell’ex.
Dopo anni consecutivi di sfide in IV Serie, il derby si prese una pausa di vent’anni e tornò nel 1974-75, ancora in IV Serie, ribattezzata serie D, dove la Vigor giunse da neopromossa dopo aver vinto, nel 1974, lo spareggio promozione di Fano contro il Real Montecchio grazie a un gol di Maraldi rimasto nella storia rossoblù, con non meno di 4.000 senigalliesi al seguito.
Il romagnolo Stelio Bisacchi, leggendario centravanti della Vigor degli anni 70′, fece sia gol che autogol e al Dorico l’Anconitana prevalse per 4-1; autogol anche nel ritorno da parte del senigalliese (ma poi anche giocatore anconetano) Lorenzo Piccinini, con la Vigor battuta pure in casa 3-0.
Insomma, fino alla fine degli anni Settanta, i precedenti sono tutti per i dorici ma poi le cose cambiano nel 1977-78: è un gol del compianto “Ciro” D’Amico a regalare la prima vittoria della storia della Vigor sull’Anconitana, in casa, grazie a un calcio di rigore.
Anche D’Amico avrebbe poi giocato tra i biancorossi, pur rimanendo senigalliese d’adozione fino alla prematura scomparsa.
Ad Ancona un altro rigore, stavolta trasformato dal dorico Galli, regalò il successo alla squadra di casa sulla Vigor sempre in quel 1977-78 .
Quindi nel 1981-82, l’anno in cui, dopo un acceso duello a tre tra Anconitana, Mestrina e Vigor i dorici salirono dalla C2 alla C1 e la Vigor incassò la più cocente delusione della sua storia ultracentenaria venendo sconfitta dai veneti nello spareggio di Modena del 6 giugno 1982: in campionato però a Senigallia, davanti a 8.000 spettatori (che oggi verrebbe da chiedersi come potessero entrare nello stadio) finì 1-1 con i gol del vigorino Roberto Ennas, e della bandiera dorica Zandegù.
Al Dorico invece, davanti a circa 12.000 spettatori, Pieraldo Nemo, ex serie A col Catanzaro, regalò alla Vigor la prima (ed unica) vittoria in trasferta contro l’Ancona, una rete rimasta nella memoria di tutti i tifosi meno giovani, senz’altro uno dei momenti più emozionanti della storia rossoblù.
Poi, più nulla per 37 anni, con l’Ancona arrivata fino alla A e la Vigor scesa sempre più in basso e rapporti decisamente più cordiali e di stima e rispetto tra le tifoserie dopo il fattivo contributo dei dorici per la Senigallia alluvionata: nel 2018-19 il match torna in Promozione ma al Bianchelli ci sono oltre 3.000 spettatori – un pubblico da C – praticamente il record degli ultimi 40 anni a Senigallia con la Vigor che vince 2-1 con i gol di Pesaresi e Carbonari.
1-1 al Del Conero, con gol vigorino di Andrea Siena e 1-1 anche in Eccellenza al Bianchelli l’anno successivo, 2019-2020, ancora con gol vigorino di Pesaresi: ad Ancona finisce invece 2-2 con reti di D’Errico e dell’ex Piergallini per i rossoblù.
Nell’Eccellenza 2021-22, altro 2-2 ad Ancona, con gol nell’Ancona del futuro vigorino Kerjota, ma il match viene poi annullato perché il covid fa ricominciare il torneo daccapo.
E nelle due partite del nuovo campionato, stavolta è l’Ancona a vincere due volte, a Senigallia ancora con gol di Kerjota e in casa per 3-1 nonostante il nuovo gol di Denis Pesaresi, con tre reti complessive il miglior bomber vigorino nella storia dei derby contro l’Ancona.
Quindi altri tre anni di assenza e poi il già citato successo vigorino nel derby di Coppa Italia di inizio settembre.
Domenica 29 però, la posta in palio sarà decisamente più importante e il fascino di una sfida tutta in provincia che dura da oltre un secolo tornerà più forte che mai, scaldando come meritano due piazze che non hanno mai mollato le loro squadre, nemmeno nei momenti più tristi e bui.
Nelle foto nell’ordine:
-in evidenza il derby di Promozione 2018-19, con un pubblico da record per la categoria: foto di Daniele Contardi
-Il match di Coppa Italia più recente
-I tifosi dorici nel derby di Coppa
-Il pubblico nel match di Coppa Italia
-Enzo Matteucci, anconetano, portiere di Anconitana, Vigor, Sambenedettese, Inter e Roma
-Il monumento a Renato Cesarini, scomparso nel 1969, a Senigallia, uno dei pochi in Italia dedicato a un calciatore
-Natalino Miserocchi, bandiera di Anconitana e Vigor negli anni 50′
La Vigor 1974-75 che giocò il derby con l’Anconitana: agli ordini di mister Enzo Gerardi si riconoscono in alto da sinistra: Piccinini, Cirilli, Galdenzi, Leoncini, Bisacchi, Tugnoli.
In basso da destra: Vitaletti, Lanciaprima, Giuffrida, Provvisionato, Alessandrini
-Ciro D’Amico, grande giocatore di entrambe, qui con i compagni vigorini Barbaresi e Massimo Volpini: di D’Amico il gol decisivo nella prima vittoria della Vigor sui cugini in un incontro ufficiale, 1977-78
-Vigor-Anconitana 1981-82 al Bianchelli: finì 1-1
-Pieraldo Nemo, autore del gol della prima (e unica) vittoria della Vigor in trasferta
-Denis Pesaresi, miglior bomber vigorino nella storia dei derby con i dorici
-Kerjota, in rete con l’Ancona ma poi trascinatore della Vigor in D
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