Dopo l’annata trionfale appena trascorsa i Celtics sono in pole position
15 anni dopo l’ultimo titolo NBA, i Boston Celtics hanno interrotto un digiuno sportivo che durava da tempo, con la trionfale stagione 2023-2024 che si è conclusa con la conquista del 18° anello (record). Un’impresa assolutamente meritata, non dimenticando che i biancoverdi non erano certo i favoriti – lo erano i Nuggets di Joki.
Nemmeno il tempo di mostrare con fierezza il prestigioso trofeo appena conquistato, che è già tempo per i ragazzi allenati da Mazzulla di prepararsi per la prossima stagione. Che si prospetta interessante e combattutissima, perché per il titolo NBA non ci sono soltanto i Celtics, pronti a bissare il successo, ma almeno un paio di avversarie agguerrite.
Attenzione ai Denver Nuggets e ai Milwaukee Bucks
Per quanto riguarda la conquista dell’anello Boston parte favorita. Il basket proposto lo scorso anno dalla squadra biancoverde, oltre a essere efficace è stato spettacolare, soprattutto durante i play-off. E questo lo si deve sia alla coesione del gruppo, che aveva voglia di superarsi dopo anni passati a osservare le altre franchigie primeggiare, sia alle giocate di Tatum, la stella più luminosa del roster. Se queste sono le premesse, per le avversarie non sarà facile sfilare l’anello dal dito dei campioni in carica, la cui vittoria finale oggi è quotata sui 3-4. Eppure, qualcuno potrebbe riuscirci, per esempio i Denver Nuggets il cui roster non è cambiato più di tanto. L’aver ancora una volta a disposizione le principali colonne portanti, ossia Nikola Joki e Jamal Murray, è ciò di cui la franchigia del Colorado ha bisogno per riprovarci dopo il successo della stagione 2022-2023.
Per non perdere una gara degli ex campioni, che nella prossima annata saranno chiamati a dare il massimo, è sufficiente navigare sul web e scegliere il sito più autorevole dove vedere l’NBA, per intendersi quello aggiornato al secondo non solo in termini di punteggio ma anche di statistiche. Solo così sarà possibile apprezzare il grande basket. Oltre ai Nuggets, ecco i Bucks usciti al primo turno dei play-off contro i Pacers, franchigia rivelazione dello scorso torneo che è riuscita a giocarsi la finale della Eastern Conference con Boston. Già attiva sul mercato per equilibrare il roster con l’inserimento di nuovi interessanti giovani, tra cui AJ Johnson, guardia che ha giocato in Australia, e Tyler Smith, cestista della G–League Ignite, la squadra di Antetokounmpo lo scorso anno è mancata anche a causa dell’infortunio di Lillard, talentuoso playmaker-guardia dal precisissimo tiro da tre. Se l’ex Blazers tornerà in forma, assieme al cestista greco riuscirà sicuramente a portare i Bucks molto lontano. Per chi ci crede, sono dati a 9.
C’è chi ha un conto in sospeso con Boston
E Dallas? Dallas dopo la stupenda annata appena trascorsa ha un conto in sospeso con Boston. A un soffio dalla vittoria finale, non è riuscita nell’impresa, forse perché il gap con l’avversario era importante. Nel basket, infatti, non basta la qualità per fare la differenza, ma servono anche esperienza e capacità di stare sul pezzo soprattutto quando le “gare scottano”. Cose che non fanno ancora parte del bagaglio di Dončić e compagni, che da più di dieci anni non solo non lottavano per il titolo ma non riuscivano nemmeno a ben figurare in occasione della post-season. Una volta trovata la quadra, grazie anche all’inserimento del fortissimo Kyrie Irving,ci vogliono alcuni innesti per migliorare la qualità del gruppo. L’arrivo di Klay Thompson, ex stella di quegli invincibili Golden State Warriors che hanno segnato un’epoca, va proprio in questa direzione. Se Thompson riuscirà a coesistere con Dončić, Dallas smentirà i principali bookmaker che danno una vittoria del titolo da parte dei texani soltanto a 11.
Tra tante favorite c’è anche una sorpresa
Il prossimo anno non ci saranno soltanto favorite, ma anche possibili sorprese. Un esempio? I Timberwolves, il cui percorso di crescita sembra ormai essere giunto al termine. Per alcuni una mina vagante, i Lupi sembrano finalmente pronti per il grande salto, dopo aver offerto negli ultimi due anni prove assolutamente convincenti intervallate da altre deludenti.
