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Ciclismo

JESI / Lo sport che unisce, foto e idee per resistere (parte trentesima)

23 maggio 1985 (Orlando Maini), 14 giugno 1995 (Marco Fincato), 8 luglio 2014 (Marianne Vos), 18 marzo 2019 (Julian Alaphilippe)

JESI, 10 maggio 2020Quattro date per quattro appuntamenti del ciclismo nazionale nella marca di Jesi.

23 maggio 1985 (giro d’Italia, tappa Cervia-Jesi), 14 giugno 1995 (giro d’Italia dilettanti, tappa  Fermo-Jesi), 8 luglio 2014 (giro d’Italia femminile, tappa Alba Adriatica-Jesi), 18 marzo 2019 (Tirreno Adriatico, tappa  Matelica-Jesi).   Sul podio in ordine di tempo, Orlando Maini, Marco Fincato, Marianne Vos, Julian Alaphilippe.

I riflettori, in particolare, sono puntati sul 25° Giro d’Italia dilettanti del 1995 quando a Jesi, in quegli anni, l’attività del ciclismo era ben avviata e molto praticata tra i dilettanti e nel mondo giovanile.

Tre le società in città a rappresentare le due ruote: Sicc Cucine Componibili, G.S.Pieralisi, Velo Club.

Soprattutto il G.S. Pieralisi, dove responsabile del settore ciclismo era Eddo Romagnoli, oggi segretario del Comitato Jesi Gran Ciclismo, vantava tantissimi atleti dalle categorie giovanissimi, esordienti, allievi, dilettanti.

Nella pagina di giornale ‘Jesi Sportiva’ si nota anche la presenza nella categoria allievi di un ‘certo’ Michele Scarponi che in quella stagione collezionò 1 primo posto, 6 secondi posti, e 10 piazzamenti tra i primi 5 classificati mettendosi all’attenzione dei talent scout.

Jesi, in quella stagione sportiva, venne scelta come sede d’arrivo della prima tappa di km 148, Fermo-Jesi, dopo il prologo del giorno prima di 11 km a Porto San Giorgio.

170 i corridori al via in rappresentanza delle selezioni delle regioni d’Italia.

La gara, con partenza da Fermo, raggiunse Jesi da Santa Maria Nuova per portarsi una prima volta in via M.L.King salendo dal viale della Vittoria e via Papa Giovanni XXIII per proseguire poi verso la località Acquasanta e scendere a Pianello Vallesina per poi immettersi nella Boccolina  – ripida strada di collegamento tra Moie e Maiolati Spontini di km 2,2 – e ritornare a Jesi in via M.L.King dove era fissato il traguardo.

Fincato

Bolletta Mario – Eddy Mercks

A vincere Marco Fincato che correva per la Roslotto, soprannominato ‘cavallo pazzo’,  la stagione successiva, da professionista, nella squadra di Marco Pantani.

Il giorno dopo, la partenza da Jesi per la tappa direzione Castel Maggiore (Bo), avvenne da piazza della Repubblica con la carovana che percorse Corso Matteotti fino all’Arco Clementino e ritornare indietro con una inversione ad ‘U’ sempre in piazza della Repubblica, via Pergolesi, vicolo delle  Terme, discesa del Montirozzo, piazzale San Savino, via San Giuseppe, via Garibaldi per proseguire direzione San Marcello.

Per le Marche il commissario tecnico e selezionatore era lo jesino Mario Bolletta con in squadra Mirko Mariani, Roberto Fortunato e Fortunato Baliani della Sicc.

Gli altri tre corridori marchigiani della squadra Marche erano: Francesco Di Ruscio, Andrea Patuelli e Sandro Senesi.

Il giro del 1995 lo vinse Giuseppe Di Grande, secondo Daniele Sgnaolin.

Ricordi indelebili come le altre tre giornate, negli anni, del ciclismo jesino vissute con la partecipazione di tantissima gente, attenta e festante, lungo le strade.

Sportivi appassionati e curiosi come dimostra la foto dell’arrivo

Pierelli Diego – Romagnoli Eddo vice presidente e segretario del Comitato Jesi Gran Ciclismo

della tappa del Giro d’Italia femminile lungo Corso Matteotti nel luglio 2014.

Dimostrazione che a Jesi il ciclismo piace.

Ora dopo la performance dello scorso anno, con l’appuntamento della Tirreno Adriatico, in città si spera ed attende.

Si spera di poter rivivere certe giornate di sport, si attende che il grande evento, paragonabile soprattutto a quello del 1985, possa essere replicato.

Il Comitato Jesi Gran Ciclismo sta lavorando giorno dopo giorno affinché i desideri di tutti gli appassionati possano essere soddisfatti.

Non sarà nè facile nè semplice ma ci sta provando. Al Comitato piace affrontare le sfide e ha dimostrato pure capacità organizzativa. Quanto si dovrà aspettare? Dipendesse dal Comitato pochissimo e solo questo è già un segnale che fa sognare!

Evasio Santoni

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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