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Sport

JESI / Lo sport che unisce, foto e idee per resistere (parte ventiquattresima)

In quel periodo Jesi poteva annoverare 120 società sportive, 17 mila tesserati, 30 impianti pubblici e una diffusa attività di base  

JESI, 20 aprile 2020 – Il 30 giugno 2014, Bruxelles, ha insignito Jesi col titolo di città Europea dello sport 2014.

Una onorificenza prestigiosa ed una opportunità importante per valorizzare e promuovere gli eventi sportivi organizzati nella città che per bacino di utenza è la più medagliata al mondo per i suoi successi alle Olimpiadi grazie ovviamente alla scherma.

Un riconoscimento europeo che ha affiancato il nome di Jesi a quelli precedentemente designati, quali ad esempio Reggio Calabria (2013), Firenze (2012), Trieste (2011) e poi negli anni successivi ad altri centri italiani importanti fino al 2020 dove è stata la città di Grottaglie ad essere scelta.

L’iter era stato abbastanza lungo.

Dopo l’accettazione della proposta della candidatura Jesi aveva ospitato la Commissione Nazionale Giudicante Città Europea dello Sport, che aveva valutato il tessuto sportivo locale ai fini della scelta tra le diverse città europee candidate, operando una valutazione degli impianti sportivi, dei luoghi preposti alle attività fisiche e della politica sportiva perseguita dall’Amministrazione Comunale.

La Commissione era proposta ad esaminare in particolare le caratteristiche del territorio (storia, cultura, turismo), le motivazioni che avevano portato alla candidatura, impianti sportivi, accessibilità degli impianti e delle attività sportive, eventi sportivi già svolti e previsti, misure volte a promuovere la salute e l’integrazione attraverso lo sport in tutte le classi sociali, presenza di società sportive, tasso di sportività della popolazione, progetto di comunicazione per la promozione della candidatura, relazioni tra l’Amministrazione pubblica locale e il sistema politico-sportivo locale, regionale, nazionale.

La Commissione era presieduta dal presidente ACES Gian Francesco Lupatelli  e dal segretario Sergio Allegrini ed è stata ospite a Jesi e poi, a conclusione, era stata organizzata prima una conferenza stampa a Palazzo della Signoria e poi una una conviviale ospite del locale Panathlon Club Jesi.

Il presidente Lupatelli nel rispondere alle varie sollecitazione dei presenti  aveva rimarcato la bella realtà sportiva della città che non si ferma ai soli risultati di vertice ma alla possibilità che hanno tutti i cittadini di praticare nei tanti impianti disseminati nel tessuto urbano, come dimostrato da quel 43% della popolazione che è tesserata con società sportive.

“Qualunque sarà in sede europea la decisioneaveva detto in quella occasione l’assessore allo sport Ugo Coltortiper Jesi è un’occasione importante. Lo stimolo per raggiungere questo ambito riconoscimento è forte così come la voglia della Jesi sportiva di fare sempre di più e meglio. Se il 43% degli jesini pratica uno sport vuol dire che tutti i cittadini sono coinvolti ed è la dimostrazione di quanto Jesi sia veramente una città a misura di sport”.

In quel periodo la città di Jesi annoverava circa 120 società sportive, 17 mila tesserati, 30 impianti pubblici, una diffusa attività di base sostenuta dagli enti di promozione sportiva, ed appunto il prestigio acquisito nello sport a livello mondiale a partire dalle olimpioniche del fioretto

Testimonial della candidatura le olimpioniche Elisa Di Francisca, Giovanna Trillini, Valentina Vezzali e l’ex portiere della Nazionale Luca Marchegiani.

La cerimonia ufficiale dell’assegnazione è avvenuta il 6 luglio a Bruxelles nella sede del Parlamento Europeo.

La delegazione jesina era composta dal Sindaco Bacci, gli assessori Coltorti, Garofoli, Roncarelli, Giovanna Trillini, la signora Nunzia Toti dell’ufficio Sport del Comune di Jesi, Gianni Bambozzi past president Panathlon Jesi.

Bacci dopo aver ricevuto l’onoreficenza aveva sottolineato: Torniamo a Jesi non solo con un premio ma anche con informazioni utili per orientare al meglio l’azione amministrativa in funzione di opportunità di finanziamenti europei. Lavoreremo con la consapevolezza di essere una città che, anche in una sede prestigiosa come quella del Parlamento Europeo, è capace di ricevere alta considerazione”.

Il programma successivamente stilato delle manifestazioni, in elenco oltre 70 eventi, era stato molto ampio ed aveva visto la compartecipazione della Consulta dello Sport, l’Amministrazione Comunale, la Fondazione Pergolesi Spontini, il Coni, soggetti pubblici e privati ed ovviamente le società sportive.

Tra le varie attività anche convegni, incontri con grandi campioni, notte dei Musei, uno spettacolo con Gene Gnocchi, giochi vari, concerti, tornei giovanili di basket, tappa del Giro d’Italia di ciclismo donne, danza e ballo sotto le stelle, notte azzurra, inaugurazione Liceo Sportivo di Jesi, incontri con autori e personaggi legati al mondo dello sport, mezza maratona, XIV edizione del Festival Pergolesi Spontini dedicata a “Jesi Città Europea dello Sport.

Evasio Santoni

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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