Il 26enne di Santo Stefano di Cingoli stava per ritirarsi quando ha incrociato il compaesano Carletti, rimontando dal 119° al 41° posto
CINGOLI, 13 settembre 2021 – Il ciclismo cingolano dell’Avis Bike Club Cingoli sta regalando grandi storie agli appassionati di mountain bike, e quella di ieri merita una copertina.
Alla Marathon Colli Albani del 12 settembre, infatti, il talentuoso cingolano Matteo Ciriaci ha forato una gomma nel corso delle fasi iniziali del percorso lungo, ma, proprio quando stava per ritirarsi, il suo compaesano Davide Carletti (insieme in primo piano) lo ha aiutato a riparare il pneumatico, facendo partire una strepitosa rimonta dal 119° al 41° posto assoluto, 5° della categoria “Elite master”.
La gara
La gara si svolgeva a Lariano, in provincia di Roma, sui Colli Albani laziali, in un percorso di 75 km per 2300 metri di dislivello. L’Avis Bike Club del presidente Primo Ciattaglia partecipava con diversi biker: Alessandro Diletti, uomo di punta del collettivo, Simone Corinaldesi, Leonardo Buratti, Carlo Alberto Del Bianco e i due protagonisti di questa storia, ovvero i cingolani Matteo Ciriaci, di Santo Stefano, e Davide Carletti, residente a Sant’Obrizio.

Matteo Ciriaci con Leonardo Buratti al termine della Marathon Colli Albani
La partenza
Ciriaci partiva tra i favoriti fra i gialloneri nella gara di ieri, viste anche le ultime brillanti prestazioni. La fortuna non ha aiutato il 26enne già prima della partenza: per una serie di fraintendimenti, è partito in coda al gruppo anziché dietro ai professionisti, come da diritto, data la prima posizione nel circuito “I Sentieri del Sole e dei Sapori” al quale sta partecipando Matteo nella categoria “Elite master”.
La sfortuna
Il cingolano è riuscito a rimontare fino al 20° posto quando, al 10° km, ha avvertito un rumore strano provenire dalla ruota posteriore: un chiodo ha perforato il copertone e il pneumatico stava finendo a terra. Ciriaci, non avendo il materiale per la riparazione, stava per ritornare indietro verso il traguardo, quando ha incrociato il compaesano e compagno di team Davide Carletti.
L’incontro provvidenziale
Senza indugio, il 36enne ha tirato fuori dallo zaino gli attrezzi per riparare il danno, permettendo di far risalire in sella Matteo, il quale ha cominciato una rimonta furibonda dall’ultimo posto. Nonostante anche una caduta nel corso del tracciato, Ciriaci è giunto sul traguardo 41° assoluto e 5° della categoria “Elitè master”, di cui è riuscito a mantenere il primato nel circuito “Sentieri” a tre gare dalla fine. Lo hanno preceduto, tra i gialloneri dell’Avis Bike, solo Alessandro Diletti, 10°, Leonardo Buratti, 21° e 4° di giornata della stessa categoria, e Simone Corinaldesi, 31°, mentre più indietro troviamo proprio Davide Carletti, arrivato 77° insieme a Carlo Alberto Del Bianco, e Roberto Marinelli 106°.

Chi è Matteo
Matteo Ciriaci, classe 1995 e operaio di una ditta metalmeccanica di Taccoli di San Severino Marche, si sta rivelando uno dei migliori talenti della mountain bike cingolana. “Sono giunto stanchissimo all’arrivo– spiega – perché mi sono giocato diversi jolly e ho spinto molto. Questa Colli Albani mi ha insegnato che d’ora in poi mi porterò sempre qualcosa per riparare eventuali danni alla bici o alle gomme. Non credevo di riuscire a recuperare tutte quelle posizioni, sono molto soddisfatto. Devo ringraziare Davide, mi ha salvato la gara: grazie a lui sono riuscito a terminare la Marathon”.
Nel corso di questa stagione, il 26enne ha già completato due circuiti. Nell’Umbria Marathon, sei gare tra aprile e luglio, è giunto terzo nella categoria “Elite Master”, mentre nell’Umbria Tuscany è arrivato quarto assoluto di categoria. Nel circuito “I Sentieri del Sole e dei Sapori”, come detto, è attualmente primo di categoria con 6 gare su 9, con l’apice della gara disputata a Scanno il 6 giugno 2021, quando è arrivato 23° assoluto, vincendo il proprio raggruppamento.
Gli obiettivi per la Nove Fossi
I pensieri, però, sono ormai quasi tutti rivolti alla gara di casa, la 9 Fossi, che quest’anno si disputerà eccezionalmente tra poco più di un mese, il 24 ottobre. “Punto a chiuderla – aggiunge Ciriaci – con un tempo di 2 ore e 30 minuti”.
Matteo è uno specialista del tracciato cingolano: sabato 18 luglio 2020, infatti, fece 4 giri del percorso in 16 ore, dalle 3 alle 21.30, per un dislivello di 7.078 metri. Ed ora ha un altro obiettivo ambizioso, che sta preparando con determinazione e dedizione: la 24 ore no-stop del percorso della classica corsa di mountain bike cingolana.
Tutta Cingoli tifa per lui, come dimostrato anche dal bel gesto di ieri da parte di Davide Carletti. Da sottolineare come sia Matteo che Davide non siano professionisti ma dei lavoratori, il che avvalora ancora di più la piccola impresa tutta cingolana sui Colli Albani.
Giacomo Grasselli
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