Eccellenza / Cossu: “la forza di un club? Puntare sulle persone, creare competenze e capacità”

Jesina, il comportamento della società motivato da qualche ragione; Fabriano Cerreto, tutti gli anni è così; Bedetti, Ale Gabrielloni e Strappini tre leoncelli col marchio di fabbrica
JESI, 22 aprile 2023 – Campionato di Eccellenza in dirittura d’arrivo con tante sentenze ancora da emettere e, soprattutto, per ciò che riguarda la promozione in serie D e la griglia play off.
Abbiamo analizzato la situazione con Alessandro Cossu, dirigente esperto, brillante e capace, sicuro conoscitore del campionato, ma anche e soprattutto del calcio marchigiano in generale, e della Jesina in particolare, per conoscerne il pensiero e saperne di più delle varie realtà.

Atletico Ascoli vs Jesina 2-2, 8 gennaio 2023
Eccellenza, alla vigilia degli ultimi novanta minuti, tutto ancora in discussione?
E’ la prima volta che il campionato arriva a dover decidere il suo destino con una volata punto a punto da consumarsi nell’ultima giornata e stabilire chi deve essere promossa e tutta la griglia play off. Probabilmente a livello di merito se lo meriterebbe l’Atletico Ascoli, che in sostanza è stato sempre primo in classifica, però è anche vero che ci sono formazioni, come il Fossombrone, che da anni lavorano bene e ci provano, senza spendere cifre esorbitanti. Può succedere di tutto: attenzione, anche l’Atletico Gallo Colbordolo ha le sue chance.
Per la retrocessione?
Sembra tutto abbastanza delineato e ci potrebbe essere la seria possibilità che non si disputi il play out. Ad inizio in pochi credevano nel Castelfidardo ed invece ha dimostrato le proprie capacità e non ha mollato. Per il Fabriano Cerreto, tutti gli anni è così: la storia si ripete. Parte bene e poi succede sempre quel qualcosa che sposta gli equilibri.
Tra le tante incertezze c’è la certezza della delusione della Jesina?
Parto da lontano. Lo scorso anno sono rimasto sorpreso per la rosa che aveva e per il risultato finale ottenuto. Gran merito alla società, all’allenatore, ai giocatori. Hanno fatto una cosa straordinaria. Quest’anno tutto è cambiato. Il livello del campionato si è alzato tantissimo e la Jesina è stata anche sfortunata. Ad esempio, il Borgese della situazione, non ha reso, causa problemi fisici ovviamente, per quello che tutti conoscevamo e tanti altri giocatori non hanno prodotto per ciò che ci si aspettava. Il calcio lo conosciamo. Poi per quello che sto leggendo nelle ultime ore qualcosa evidentemente si è rotto.
Forse già dalla sconfitta a P.S.Elpidio già retrocesso?
“Penso di si. Si è rotto nel post partita dopo P.S.Elpidio con la sconfitta, inaspettava, acquisita. Una partita chiave, contro una squadra già retrocessa ma che non regala niente, e questo lo sapevano tutti. Fare quelle prestazioni vuol dire che c’è qualche malumore e se la società si sta comportando in questa maniera vuol dire che qualche ragione c’è stata: ci voleva un atto di forza che è stato attuato.
Cossu ha contribuito, nella lunga esperienza, a scrivere la storia della Jesina da dove sono usciti Daniele Bedetti, Alessandro Gabrielloni e Marco Strappini: tre leoncelli col marchio di fabbrica?
E’ vero, è storia. Bedetti ha fatto un percorso tranquillo: ha allenato nelle giovanili, si è avvicinato alla prima squadra, è stato premiato perchè non ha avuto fretta, ha avuto pazienza. Adesso questa esperienza importante fatta tra i professionisti gli sono servite come uomo e come sportivo. Daniele al di là di tutto è un ragazzo che stimo, un allenatore che è riuscito a prendere il treno giusto al momento giusto. Adesso deve trovare e avere la possibilità di misurarsi, magari da solo. Strappini è la storia. A Jesi è giunto con me, sia la prima volta che la seconda, avendolo avuto anche in altri club come ad esempio a Macerata. Lui rimarrà sempre nella storia del club, è difficile dimenticarlo. Marco era il capitano della Jesina non perché aveva l’urlo all’interno dello spogliatoio ma perché era l’esempio. Arrivava per primo, andava via per ultimo, correva più degli altri e con questi atteggiamenti non devi parlare perché parlano i fatti e i comportamenti. Gabrielloni, invece, stesso discorso fatto per Bedetti: ha saputo aspettare, soffrire, ha creduto in sè stesso. Non è facile credere in sè stessi ed avere la pazienza di lavorare e aspettare. Adesso è un professionista sempre pronto anche quando entra, a gara avviata, dalla panchina.
Tre momenti storici della Jesina: 1993-94, vittoria ultimo campionato in campo a Sant’Angelo in Vado e promozione in serie D; 2009-2010 promozione in serie D grazie a ripescaggio dopo un’annata in Eccellenza straordinaria e finale col Kras; 2018 ripescaggio in D dopo la retrocessione con lo spareggio play out perso a Sant’Egidio alla Vibrata. Trentanni di storia calcistica molto sofferta?
Nel 1993-94 si veniva da due anni di programmazione fatta con me e poi si vinse, era una squadra fatta da signori giocatori. Si veniva da un periodo dove i giocatori venivano da tutta Italia ein quella stagione abbiamo portato a Jesi tutti giocatori del posto con i soli Morreale, Garbuglia e mister Venturini poco distanti. Tutti giocatori che vedevano la maglia in modo diverso, attaccata addosso. Dobbiamo ritornare a fare discorsi di questo genere per vincere. I ragazzi in zona ci sono. Bisogna ricominciare a fare quello che facevamo allora insieme a dei collaboratori ed appassionati, come ad esempio Stefano Gasparetti. Mettere attorno ad un tavolo tutte le società e poi, come Jesina, iniziare a non preoccuparci di prendere le quote delle iscrizioni dei giovani ma creando squadre con i migliori giocatori dando un contributo alle società locali per avere una prospettiva e far crescere appunto i migliori.
Cosa serve per gettare nuove e solide basi?
Per gettare le basi serve tempo e per accelerare ci vuole più professionalità ma soprattutto, in questo momento, ci vorrebbe collaborazione e coinvolgimento di imprenditori importanti per creare competenze e capacità. Il ‘tutti fanno tutto’ non porta più da nessuna parte. E’ importante anche il coinvolgimento di Andrea Pieralisi, con la speranza che faccia da traino verso altri. Prima programmare la società, poi fare la squadra.
Se ti chiamasse il presidente Chiariotti e ti dicesse: voglio vincere subito il campionato, dammi un consiglio?
Sarà molto difficile vincere la prossima stagione, sarà sempre più dura. Gli risponderei: pensa a sistemare la società e programmare. Tutte le volte che siamo ripartiti, Polita è l’esempio, quando i Bocchini passarono la mano, lo abbiamo fatto con un progetto triennale e siamo andati subito in finale a Falconara, perdendo contro la Cingolana; l’anno dopo abbiamo vinto la coppa Italia a Fermo contro il Piano San Lazzaro; l’anno successivo, la finale col Kras. Per dire che prima ci deve essere la società. Partire dal presupposto ‘dobbiamo vincere subito e basta’ e poi non ci sono le basi per tenere la categoria superiore, non serve a niente.
Il futuro di Alessandro Cossu?
Sono combattuto. Gli ultimi tre anni ho iniziato sempre con le cose fatte da altri e non lo farò mai più. Deve ritornarmi l’entusiasmo e ci deve essere una proposta vera. Dopo Monte San Giusto, con i play off in serie D, ho avuto esperienze dove ho messo impegno, passione e professionalità ma ho trovato difficoltà. L’ultima volta a Jesi sono stati pochi i giorni di lavoro per essere valutati e poi anche il Covid ci ha messo lo zampino. Allora mi era stato chiesto di rimanere ma non vedevo progettualità. Oggi a Jesi vedo novità importanti, vedo una società con delle certezze in grado di proporsi e la struttura mi sembra in grado di poter far bene. La chiave vincente? Investire sulle persone.
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15° Giornata girone di ritorno, ultima di campionato: 30 aprile 2023 ore 16,30
P.S.Elpidio-Valdichienti, Azzurra Colli-Montefano, Castelfidardo-Fabriano Cerreto, Chiesanuova-Sangiustese, Fossombrone-Gallo Colbordolo, Jesina-Osimana, Marina-Maceratese, Urbino-Atletico Ascoli
CLASSIFICA
Atletico Ascoli 51; Fossombrone 50; Gallo Colbordolo 48; Azzurra Colli 44; Montefano 46; Osimana, Urbino 44; Valdichienti 41; Jesina 40; Maceratese 38; Sangiustese 37; Chiesanuova 36; Castelfidardo 32; Fabriano Cerreto 25; Marina 21; P.S.Elpidio 12
Promozione diretta, play off, play out, retrocessione diretta
MARCATORI
Reti 15: Iori (Jesina), Tittarelli (Chiesanuova); reti 13: Minnozzi (Atletico Ascoli); reti 11: Tonuzi (Sangiustese), Ciabuschi (Azzurra Colli); reti 10: Titone (P.S.Elpidio); reti 8: Bezziccheri (Fabriano Cerreto), Peroni (Gallo Colbordolo), Mongiello (Chiesanuova), Minella (Valdichienti); reti 7: Bonacci (Montefano), Battisti (Fossombrone), Torelli (Atletico Gallo), Barattini (Gallo Colbordolo); reti 6: Dell’Aquila (Montefano), Gesuè (Azzurra Colli), Guzzini (Montefano), Palmucci (Montefano), Zira (Valdichienti)