Jesina / Presentati Euro Cerioni e Fabrizio Spadoni

I due neo dirigenti, direttore sportivo e responsabile area medica, hanno illustrato le loro idee per un presente da costruire ed un futuro da realizzare

JESI, 27 maggio 2023 – Conferenza stampa di presentazione del nuovo direttore sportivo Euro Cerioni e del responsabile area medica Fabrizio Spadoni.

A fare gli onori di casa è stato il presidente Giancarlo Chiariotti che dopo aver presentato i nuovi ha ufficializzato il nuovo ruolo di Gianfranco Amici, come direttore generale, il quale ha affermato: “Abbiamo necessità di crescere sempre, dunque trovare delle persone che possano far bene alla nostra causa e sia Cerioni che Spadoni lo saranno essendo anche competenti. Speriamo di riuscire ad aprire un varco dove altre persone possano inserirsi per contribuire a rendere la società più forte”.

Il nuovo direttore sportivo dopo aver illustrato i suoi trascorsi a Marzocca, Senigallia e Chiaravalle si è così presentato: “Una piazza ambita come Jesi è appetibile da tutti” ha sottolineato Cerioni “dopo alcuni confronti con Amici ho deciso di fare questo passo. Questa esperienza è un salto di qualità importante e vengo con tanto entusiasmo. Voglio far bene, senza promettere grandi cose. Abbiamo iniziato a lavorare sulla squadra e non vogliamo sbagliare. Il mio valore aggiunto è l’entusiasmo, la volontà, le conoscenze. So che i tifosi sono esigenti e noi proveremo a fare ogni cosa nel migliore dei modi”. L’allenatore l’ha già trovato oppure la decisone è stata anche la sua ? “Con Strappini la società aveva già parlato ed il presidente aveva qualche preferenza verso Simone visto che lo conosceva per come ha lavorato e per come si confronta e considera i giovani. E’ stata una scelta oculata del presidente. Ho parlato con Strappini, lo vedo entusiasta ed è competente”. Al centro di tutto c’è la squadra, sono state fatte già delle valutazioni? “I ragazzi importanti rimarranno. Dovremo inserire 4 o 5 giocatori nel cosiddetto asse centrale del campo dal portiere, al difensore, al centrocampista, all’attaccante. Stiamo valutando e muovendo su direzioni ben precise valutando la qualità dei giocatori con l’aspetto economico. A breve avremo già delle certezze”. La riduzione degli under? “La vedo giusta da un lato perché se i giovani sono bravi devono giocare indipendentemente dalla loro età. Al contrario con un giovane in meno le società, alla fine, andranno a spendere di più”. Qualche conferma è già stata fatta? “Abbiamo parlato con diversi di loro ma ancora nulla di ufficiale”. Nella rosa dei giocatori allontanati prima della fine del campionato, qualcuno potrebbe rientrare? “Penso proprio di si”. Nel ruolo del portiere come vi comporterete? “Punteremo su un over e sui nostri ragazzi che sono validi”. Santini, Gagliardini? “Qualche parola è stata fatta anche con loro, vedremo. Jesi piace a tutti”. Mistura e Perri? “L’ultima stagione non hanno fatto un gran  campionato causa magari anche qualche infortunio di troppo o forse il cambio di categoria non ha portato loro quello che speravano. Sono nomi sui quali lavoreremo, non li escludo a priori”. Tittarelli, capocannoniere del campionato? “E’ un giocatore che secondo me è come la ciliegina sulla torta. E’ stato capocannoniere. Bisogna eventualmente capire le varie situazioni: dove è stato e se dovesse fare al caso nostro, dove viene. Al momento diciamo che se si realizzasse, il lavoro da fare sarebbe davvero molto lungo e su più fronti”.  Un calcio difficile? “Certamente. Analizziamo il percorso delle varie società come Ancona, Macerata, Osimo, Civitanova, Senigallia, tutte paragonabili sicuramente a Jesi. Un percorso decisamente difficile per tutti nel conseguire traguardi importanti. Un calcio davvero difficile. Tutti questi club che ho nominato meriterebbero altri palcoscenici. E’ difficile vincere, noi proveremo a far bene, ma poi vince una sola”.

Fabrizio Spadoni, invece, si è così presentato: “Ho lavorato in un istituto medico di ricerca e poi mi sono appassionato al mondo sportivo. Ho già collaborato con Cerioni a Marzocca, Senigallia e Chiaravalle. Sono onorato e gratificato di lavorare con una società come la Jesina che ha un passato glorioso, un presente da costruire e un futuro da realizzare. Vogliamo partire col piede giusto. Ho trovato managerialità e competenza in questi primi giorni di lavoro ed insieme proveremo a raggiungere quegli obiettivi che la società si proporrà.  La volontà del club di fare un campionato migliore dell’anno trascorso è evidente. Non dichiariamo di vincere il campionato ma di fare meglio si”.  Ci sarà anche una situazione tifosi da gestire e far capire loro il progetto, ne avete parlato? “Qui la piazza è importante e la tifoseria notoriamente molto vicina alla squadra. Ci organizzeremo per chiamarli, spiegare loro cosa abbiamo fatto o cosa c’è ancora da fare per allestire la squadra e coinvolgerli nel progetto per allacciare un vero rapporto”.

Presente alla conferenza stampa anche Andrea Pieralisi che ha ribadito: “Il mio progetto dura tre anni. Il nostro libro del tempo è stato scritto lo scorso anno. Ci sono momenti di check ed alla fine del primo anno la mia valutazione è che il risultato dello scorso campionato non è tutto da buttare; tutto questo dramma non lo vedo. I conti si fanno alla fine, praticamente tra 24 mesi. Lo scorso anno al Federico II feci un auspicio ed era quello che gli sponsor si avvicinassero alla Jesina perché lo merita. Ad un campionato di distanza sono rammaricato perché di fatto nessuno ha raccolto l’appello. Mi lascia avvilito, basta guardare gli striscioni pubblicitari allo stadio per misurare la situazione”. 

Le strutture sportive. A che punto sono il ‘Carotti’ e il ‘Mosconi’ di via Asiago? La risposta del presidente Chiariotti: “Il ‘Carotti’ fino a settembre è gestito da Jesi Servizi. Ho mandato una Pec al Comune proprietario dell’impianto per poterlo gestire in seguito in maniera diretta. Sono in attesa di risposta. Per il ‘Mosconi’ la Giunta Comunale ha approvato il progetto. Adesso c’è da capire se sarà fatto un bando a richiesta oppure con assegnazione a bando normale: perciò prevedo un altro anno di attesa. Eppure il sintetico al ‘Mosconi’ da costruire immediatamente avrebbe risolto tanti problemi per tutti”.  

A concludere il direttore generale Gianfranco Amici: “Ricordo a qualcuno che ha la mente corta e nel tempo ci si dimentica, quando un anno fa eravamo ad Ascoli per giocarsi il passaggio alla fase nazionale: eravamo lì per nostri meriti senza aver rubato nulla. Chi di dovere penso abbia capito che la Jesina società, squadra e pubblico sono stati bravi durante la partita e dopo la partita ed anche quando nei giorni successivi la dirigenza è andata in Federazione a parlare con i vertici del calcio marchigiano. La Jesina non chiede niente di più di quello gli spetta ma non può e non vuol pagare per un qualcosa che non ha fatto. Certe cose danno fastidio soprattutto se male interpretate. Come danno fastidio certe voci sui giocatori che sono usciti prima della conclusione della stagione. Noi abbiamo rispetto per il nostro pubblico e nonostante la società sia stata vicina ai giocatori sempre e comunque tutto l’anno non ha avuto le risposte che si aspettava. Una squadra che fa 35 punti fino in un certo periodo non può poi fare 5 punti in 7 partite di cui qualcuna sulla carta fin troppo facile. Molte cose non hanno quadrato. Purtroppo si è creato un qualcosa nello spogliatoio che non ha funzionato. Di conseguenza noi abbiamo guardato avanti per rispetto verso i tifosi e dimostrare a quei giocatori che sono stati allontanati prima della fine del campionato che la società è seria ed il segnale dato andava in questa direzione”. Della serie: chi vuol intendere, intenda!

©riproduzione riservata